Malta è un bellissimo arcipelago nel bel mezzo del Mediterraneo, distante dalla Sicilia solo 90 km e 350 dall’Africa. È composto da tre isole: Malta, la più grande, Gozo e Comino la più piccola.
Malta è una nazione ricca di storia e di bellezze naturali incredibili, la sua costa rocciosa e le piccole spiagge si aprono su un mare blu da sogno, tra calette, lagune e grotte epiche, come quella di Calypso, a Gozo, descritta nell’Odissea come l’isola in cui era confinata la ninfa che un giorno vide naufragare sulla sua spiaggia l’affascinante e possente Ulisse e se ne innamorò. Ma Ulisse, devoto alla sua terra, dopo pochi anni la lasciò inseguendo il desiderio di tornare ad Itaca.
Vi ho raccontato solo un piccolo episodio che vede Malta come protagonista, in realtà, questo piccolo arcipelago è una vera e propria miniera quasi inesauribile di eventi storici che la vedono al centro, irradiare la forza di una posizione strategica che fece gola agli uomini fin dai tempi dei fenici.
Accanto a questa mole di storia, vera e non mitica come nel caso di Ulisse, megalitica come i suoi templi, c’è una nazione che sta vivendo un’evoluzione vertiginosa, che si accosta ad un turismo in crescita esponenziale, e che ha bellezze naturalistiche incredibili, e un numero invidiabile di siti Patrimonio dell’Umanità. I siti UNESCO a Malta, coinvolgono tutti i templi megalitici presenti sull’isola e l’intera capitale: La Valletta, che in soli 55 ettari dispone di ben 300 monumenti di un valore storico impressionante.
Tra arte, storia e spiagge mozzafiato, Malta può accogliere tutti tipi di turista, dall’intellettuale al festaiolo, dal tipo da mare all’appassionato di archeologia.
Tu che turista sei? Non pensarci troppo, a Malta troverai tutto quello che cerchi!
Mi sono posta anch’io la domanda: che turista sono? La ragione sta nel fatto che mi sono resa subito conto di dover fare una scelta, e che una settimana di permanenza a Malta non è affatto sufficiente per apprezzare tutto quello che ha da offrire.
La Valletta
Mentre attendo di decidere che tipo di turista sarò, non posso non cominciare il mio viaggio dalla capitale di questo piccolo mondo importantissimo che fu Malta: La Valletta, o come dicono gli inglesi (innumerevoli), semplicemente Valletta.
Parto dalla Fontana del Tritone e dall’ampia piazza circostante, ci sono degli Information Point turistici e prendo una mappa gratuita della città, fatelo anche voi, è utilissimo e molto più comodo che consultare continuamente Google Maps sul telefono, scaricando prima del tempo la batteria. Dal Tritone si parte subito verso l’ingresso in città, si attraversano le porte e la sensazione che un tempo fosse un luogo con una struttura fortemente militare è quasi immediata.
La città è fortificata da spesse mura e la strada principale, ampia e dritta, se percorsa fino in fondo, conduce senza deviazioni a Forte San’Elmo, la prima costruzione che fu eretta quando ancora di Valletta non esisteva praticamente nulla. Ma siamo turisti, no? Siamo gente in vacanza che solo occasionalmente ama tramutarsi in Alberto Angela, dunque godiamoci all’ingresso della città lo splendido Teatro dell’Opera progettato da Renzo Piano. Godiamoci la passeggiata per Republic Street, la via principale, gremita di turisti, col classico via vai dai negozi, che sono un giusto mix tra grandi marche della moda internazionale, souvenir della città e locali che ti invitano a mangiare o a fare un aperitivo a base di Spritz.
Prima di entrare in un museo o un palazzo storico, passeggiate nella città, godete dell’architettura barocca, dei famosissimi bovindi colorati, della fortissima impronta cattolica che l’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni Battista, militari e religiosi, hanno conferito alla città intera, non solo coi luoghi di culto, ma anche tramite le moltissime nicchie e statue incastonate agli angoli dei palazzi. Affacciatevi per godere la vista del porto dagli Upper Barakka Gardens, e attendete lì il mezzogiorno, che sarà salutato dai cannoni (a salve) ancora funzionanti. Scendete poi nei Lower Barakka Gardens e rilassatevi su una panchina tra i fiori, perché tra poco tornerete su per entrare nel luogo più importante che i Cavalieri potessero costruire: la Concattedrale di San Giovanni.
L’esterno della Concattedrale è incredibilmente austero e in contrasto nettissimo con l’opulenza degli interni, tripudio di storia, di simbologia, di arte e architettura, di complotti e strategie politiche d’importanza capitale! Il biglietto di 10 euro è ben speso e comprende una guida in tutte le lingue che vi illustrerà in maniera chiarissima ciò che si spalancherà davanti ai vostri occhi increduli: i soffitti, dipinti da Mattia Preti e i due Caravaggi (tra cui l’unico firmato dal genio), da soli varrebbero ben oltre il costo del ticket!
Nella Concattedrale, scintillante d’oro, ricoperta di marmi preziosi, vengono celebrati i Cavalieri in tutte le loro provenienze ufficiali: Castiglia, Provenza, Italia, Inghilterra, Bavaria, Aragona, Catalogna e Navarra. È un luogo davvero misterioso e affascinante!
Per chi lavora in teatro come me, non si può trascurare una visita al Teatro Manoel, il terzo teatro più antico d’Europa. pagando un biglietto di 5 euro si può fare un piccolo tour in sala, sui loggioni e sul palco (sul palco, in effetti ho chiesto io se era possibile fare un giro!), davvero una bella esperienza!
A Valletta potete visitare inoltre: Il Palazzo del Granmaestro con annessa armeria, il Museo Nazionale d’Archeologia, il Museo Nazionale di Belle Arti, la Biblioteca Nazionale e il Museo Nazionale della Guerra.
DOVE MANGIARE: A questo punto avrete una gran fame! Ci sono diversi ristoranti a Malta, non farete fatica a trovarne uno che prepari ottimi piatti maltesi.
La cucina maltese è un ibrido tra la cucina italiana e quella inglese, i primi di punta sono i Ravjul: ravioli con ripieno di pesce o di coniglio, carne principale della cucina del luogo. Sia i ravioli che il coniglio scelto come secondo, sono conditi con salsa gravy, molto aglio e piselli.
Se volete avere diverse opzioni mangiando cibo internazionale, vi consiglio di visitare il mercato coperto Is suq tal belt, troverete di certo ciò che preferite!
Se volete fare una full immersione nella pasticceria maltese, non perdetevi lo storico Caffè Cordina, il caffè più antico di Malta, che confeziona dolci da ben 175 anni, un vero paradiso!
Le tre città
L’area portuale di Malta è vastissima e comprende non solo Valletta, ma altre città: Vittoriosa, Cospicua e Senglea, chiamate Le Tre Città, praticamente unite senza soluzione di continuità.
Vittoriosa è stata per molto tempo il quartier generare dei Cavalieri, prima della costruzione di Valletta, e fu anche sede ufficiale dell’Inquisizione sull’isola. Anche qui, come nella capitale, che si trova praticamente di fronte, la punta estrema è occupata da un forte: Forte Sant’Angelo, residenza effettiva dei Cavalieri e luogo fondamentale per la vittoria sugli Ottomani durante il Grande Assedio di Malta, quattro mesi di lotta in cui i maltesi e le loro imponenti fortificazioni ebbero, non senza fatica e perdite, la meglio.
È difficile non parlare di guerra, Malta è fortificata in ogni suo punto e i Cavalieri, come vi dicevo, oltre ad essere religiosi, erano anche militari, e l’arcipelago maltese, nella sua posizione centrale ha fatto gola praticamente a tutti. Ma potete anche mettere da parte tutto questo, fate una bella passeggiata lungo il porto, fermatevi, se volete a visitare il Museo Navale, e godete della vista che vi da la vostra immediata dirimpettaia: Senglea.
Con soli 2 euro potete salire su una barchetta tipica maltese e andare dall’altra sponda, oppure optare per 8 euro e fare un viaggio di qualche minuto in più per tornare a Valletta.
Da Vittoriosa sono approdata a Senglea, il giro in barchetta è brevissimo ma troppo bello da fare. La città è speculare a Vittoriosa e anche qui si può passeggiare lungo il porticciolo. Raggiungete la punta estrema di Senglea e salite per affacciarvi alla Gardjola, la vista su tutti i porti (Senglea, Vittoriosa e Valletta) è mozzafiato!
COSA MANGIARE: Sui porti di Vittoriosa e Senglea si affacciano ristoranti adatti a tutte le tasche e il pesce la fa da padrone, quindi ordinate una bella frittura di pescato del giorno, ve la serviranno con un’ottima salsa allo yogurt e aglio.
Sljema e St. Julian
Siamo umani e restiamo umani. Immagino che, come me, a questo punto abbiate bisogno di riprendervi con una dose di schifosa e inesorabile modernità. Andate a Sljema e St. Julian, fate il bagno di turisti, passeggiate lungo il porto (ci sono porti ovunque, rassegnatevi!), fatevi abbindolare da chi vuole vendervi una gita in barca per raggiungere Gozo e Comino. Con 35 euro organizzano tutto loro e ne vale la pena!
A Sljiema e St. Julian troverete turismo giovane e locali, cocktail fichissimi vista mare e nientemeno che centri commerciali. Quelli con l’aria condizionata a palla, quelli su più piani, quelli colmi di negozi. Non so voi, ma io dopo una full immersion in bellezze naturalistiche, storiche, luoghi e cibi tipici, ho bisogno di un intervallo in un centro commerciale. Un po’ come la pubblicità nel mezzo di un bel film, quella che ti permette di fare la pipì e dare un’occhiata agli innumerevoli messaggi che si saranno accumulati su Whatsapp, cose non da Nobel, ma che danno un senso a tutto e ci rimettono in pista indossando quel piglio da Alberto Angela che prima ci stava stretto.
I Templi megalitici
Malta è ricca di testimonianze che provengono dalle comunità preistoriche. Le costruzioni megalitiche antiche di 4.000 anni sono numerose e visitarle, stando a diretto contatto con una civiltà ben più antica di quella di Stonehenge e delle Piramidi egizie, è un’emozione che vi consiglio di provare.
L’Ipogeo di Hal Saflieni è molto particolare, perché si tratta di un tempio sotterraneo, la rarità di questo tipo di costruzione rende la sua visita quasi un obbligo, avvalorata dal fatto che la sua condizione lo ha preservato molto meglio rispetto ai tempi in superficie. Il costo del biglietto si aggira sui 35 euro. Lo so, è una bella cifra, ma state osservando qualcosa di raro e unico nel suo genere!
Ma una vacanza ha anche un budget da rispettare, ne sono cosciente, perciò, poco distante dall’Ipogeo, posso consigliarvi di visitare i Templi di Tarxien. Con un biglietto di 6 euro, potrete visitare un tempio in superficie, e scaricando una semplice app gratuita avrete una guida nella vostra lingua, pronta ad illustrare la meraviglia che si apre di fronte ai vostri occhi.
M’dina
L’antica capitale di Malta prima dell’arrivo dei Cavalieri nel ‘500 era proprio Mdina. Vorrei avere la capacità di descrivervi in maniera esaustiva che meraviglia è questo luogo, ma la sua magnificenza, il suo splendore architettonico, la totalizzante esperienza immersiva che è camminare per le strade di questo splendore, oltrepassano ogni mia abilità, e rendono Mdina un luogo da visita obbligata.
Qualunque via di Mdina è da segnalare, qualunque piazza o slargo, a partire dal famoso portale d’ingresso (che potrete riconoscere se siete fan di Game of Thrones, molte scene, infatti, sono state girate qui, e se ne comprende il motivo appena varcata la soglia della città) sono degni di nota. Ammirate tutto, dalle possenti mura di cinta, dal fossato da cui è stato ricavato un giardino, alla magnifica Cattedrale di San Paolo.
COSA MANGIARE: Mdina, chiamata anche la Città del Silenzio a causa dei solo 300 residenti ufficiali, offre ai turisti la possibilità di mangiare in molti locali dalla vista unica, la cucina è tipica maltese con molte incursioni italiane, ma quello che non potete perdere assolutamente è il caffè migliore di tutta Malta: Fontanella Tea Garden.
Arroccato sulla parte meridionale di Mdina, Fontanella Tea Garden oltre a godere di una vista mozzafiato, è anche il paradiso dei golosi. Le torte al cioccolato l’hanno reso celebre, ma io ho assaggiato la Cassata più buona della mia vita! La Sicilia è a un tiro di schioppo e ha regalato a Malta un pilastro della sua tradizione dolciaria. La marcia in più rispetto alla gemella siciliana è una discreta quantità di zucchero in meno, che rende perfettamente godibile la fettona enorme che vi troverete davanti qualora decideste di ordinarla.
Marsaxlokk
Un villaggio delizioso, considerato da tutti i maltesi il luogo ideale per andare a mangiare dell’ottimo pesce. Lungo il porticciolo, le banchine sono gremite di Luzzu, le imbarcazioni coloratissime dei pescatori maltesi, che per ingraziarsi la fortuna, come tradizione millenaria risalente ai Fenici, recano su entrambi i lati della prua l’occhio di Osiride.
COSA MANGIARE: Andate a Marsaxlokk soprattutto di domenica, troverete un incredibile mercato del pesce a cielo aperto! Il pescato, dal mare percorre pochi metri (i ristoranti circondano il lungomare per quasi tutta la sua lunghezza) e finisce dritto dritto in padella per poi atterrare sui vostri piatti. Qui, se siete nella stagione giusta, potrete assaggiare i lampuki, pesce azzurro tipico di Malta, davvero molto difficile da trovare in Italia. Io l’ho assaggiato arrostito con erbette e pomodorini, il tutto annaffiato da un buon vino bianco fresco, mentre un gatto mi chiedeva di assaggiarne un po’.
BIRKIRKARA
Una menzione d’onore va a Birkirkara, popolosa città non troppo distante da Valletta. Birkirkara non è meta turistica, ma nella sua semplicità mi ha ricordato casa e le pigre estati nel mio paese, dove il turismo non annovera mai nuove unità e vive delle famiglie che tornano tutti gli anni e stabiliscono un semplice legame affettivo. Il baretto che mi ha accolta per tutte le sere, nella piazzetta del palazzo della Socijtà Muzikali Sant’Antnin, dove ho assaggiato la mitica Birra Cisk, la birra cult di Malta e la Kinnie, bevanda onnipresente in ogni angolo dell’arcipelago, simile in tutto e per tutto ad un chinotto, ma fatta con le arance. Il baretto, dicevo, a gestione familiare o quasi, è tutto fuorché un luogo fashion, ma il cuore dei ragazzi che ci lavorano non lo scorderò facilmente, ed è ciò che rende la scoperta del viaggio sempre degna di essere vissuta.
COSA MANGIARE: Ottimi burger gourmet, accompagnati da patate dolci arrosto da Sensations, locale molto carino con ottima cucina anche tipica maltese. Vi raccomando di mangiare all’ultimo piano di fronte ad terrazzino interno molto carino e di ordinare il burger vegetariano:ovvero un ottimo camembert in crosta con cipolla e tartufo. Un ottima bistecca di tonno fresco da Two Spoons e per chiudere in bellezza, una delle più belle caffetterie in cui sia mai stata: Carolina’s Petit Cafè Tearoom, praticamente una bomboniera che sforna torte da favola!
Al prossimo viaggio! Liz.
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