La frolla è un pilastro della pasticceria casalinga e professionale. Abbiamo tutti una ricetta infallibile, magari tramandata dalla nonna, che diventa un rifugio quando cerchiamo sicurezza e conforto nel cibo.
Non avendo una ricetta dalle radici antiche, ho dovuto trovarla con le mie sole forze e dopo una serie di tentativi incerti e poco lusinghieri, finiti in quelle ricette “che una blogger non vi mostrerà mai”, dopo periodi in cui ho evitato con cura di preparare tutte le crostate che la fantasia mia suggeriva: eccomi. Sono tornata con una Sbriciolata a dir poco meravigliosa, dalla texture piena e friabile, con un cuore morbido di amaretti e ricotta.
Trovata all’interno del ricettario Pane Angeli, questa crostata è un vero e proprio comfort food irrinunciabile, per addolcire questo gennaio così lungo e senza vacanze all’orizzonte.
Per l’impasto:
- 300 gr di farina bianca
- 100 gr di burro freddo
- 125 gr di zucchero
- 1 uovo
- 2 cucchiaini di lievito per dolci
Su un’ampia spianatoia disponete al fontana la farina e il lievito setacciati, aggiungete lo zucchero e posizionate al centro il burro freddo tagliato a cubetti.
Lavorate pizzicando il burro fino a formare grosse briciole e aggiungete l’uovo leggermente sbattuto. manipolate energicamente l’impasto fino a compattarlo rendendolo tiepido e liscio. Lasciatelo riposare.
Per il ripieno:
- 200 gr di amaretti
- 1 uovo
- 300 gr di ricotta fresca
In una ciotola mescolate l’uovo con la ricotta e aggiungete gli amaretti ridotti in granella sottile. Mescolate bene.
Dividete la frolla, stendendone due terzi in una sfoglia alta 5 mm. Foderate con la frolla uno stampo a cerniera del diametro di 24 cm, imburrato e infarinato. Versate la farcia agli amaretti.
Con la frolla tenuta da parte formate tante briciole e cospargetele sulla superficie del dolce fino a coprire la farcia. Se necessario rifilate i bordi per rendere dritto il contorno della sbriciolata.
Infornate per 45/50 minuti in forno già caldo a 180 gradi.
Sfornate e lasciate raffreddare completamente prima di sfilare la cerniera.
Alla prossima ricetta, Liz.
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