Nell’orto ho due piccoli filari di uva fragola, servono per fare scorta di marmellata, anche se il lavoro di pulitura dai semini interni metterebbe a dura prova la pazienza di chiunque. Però ne vale la pena.
Gli acini, molto piccoli, sono estremamente zuccherini, dunque ottimi per una marmellata a cui va aggiunto solo lo stretto indispensabile: poco zucchero e scorza di limone. Ed ecco la marmellata per eccellenza in Calabria: la Mostarda d’uva.
Dall’anno scorso, però, avevo una gran voglia di provare la schiacciata all’uva fragola, ricetta tipica toscana. Così mi sono documentata e ho sacrificato qualche grappolo in favore di una ricetta contadina deliziosa, dove il più delle volte è consueto abbinare alla pasta del pane una variante dolce, come avveniva anche in regioni d’Italia.
Un tempo la preparazione del pane avveniva in casa, o usando forni comunitari, dove ciascuna famiglia poteva cuocere la propria scorta settimanale di pane. Questo faceva nascere al contempo tante ricette di pani dolci e focacce zuccherate, e i più fortunati aggiungevano frutta secca, chi aveva poco si limitava a solamente a zuccherare gli impasti.
Mi piaceva recuperare il sentore antico di questo dolce, anche se immagino che i toscani siano molto più avvezzi di me a sentire scrocchiare sotto i denti i semini dell’uva, perchè nella Schiaccia all’uva, l’acino va aggiunto intero e talvolta arricchito con con pochi aghi di rosmarino e una generosa manciata di zucchero.
Ingredienti:
- 350 gr di farina 00
- 8 gr di lievito di birra fresco
- 210 ml di acqua a temperatura corporea
- un pizzico abbondante di sale
- zucchero per la superficie del dolce
- 2 grappoli grandi di uva fragola
Scaldate l’acqua in un pentolino fino a che non raggiungerà la temperatura del vostro corpo, dev’essere leggermente tiepida. Prelevatene una tazzina, sciogliendo al suo interno il lievito.
In una ciotola molto capiente mettete la farina con un pizzico abbondante di sale e unite la tazzina d’acqua col lievito disciolto. Cominciate ad ammassare l’impasto.
Aggiungete acqua tiepida a più riprese fino a quando l’impasto ne assorbirà. Lavoratelo energicamente finchè non risulterà liscio. Ricavatene 2 pagnotte dello stesso peso, mettetele a lievitare fino al raddoppio avvolte in una copertina.
Ungete una teglia da pizza con poco olio e stendete la prima pagnotta. Aggiungete gli acini d’uva sgranati e cospergete la superficie con la quantità di zucchero che preferite, tenendo conto che l’uva fragola è già abbastanza dolce.
Ripetete l’operazione con lo strato superiore: stendete l’ultima pagnotta su una spianatoia, fatela aderire al disco di pasta inferiore coprendolo completamente e premendo bene i bordi. Cospargete di uva fragola e zucchero anche la superficie, come vedete in foto.
Infornate in forno già caldo a 200 gradi finchè la pasta non risulterà di un bel colore dorato intenso.
Alla prossima ricetta, Liz.
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