Quest’anno l’estate ha preso un volo veloce. Non intendo la stagione climatica, che ancora regala sole pieno e tanto calore, ma quella della vacanza vera e propria, quella coi piedi nella sabbia e delle dormite pigre nelle camere d’albergo. Sì, proprio quella è durata un niente.
Avrei voluto sostare di più, con gli amici di sempre, sul bagnasciuga, con una birra leggera e fredda in mano, a guardare lo spettacolo meraviglioso del tramonto, l’ora che ricopre d’oro il pelo dell’acqua e noi zitti e rapiti. Ogni tanto facciamo anche un timido applauso, perchè che la natura si ripeta potrà anche essere una certezza, ma al sublime non ci si abitua mai, e bisogna sempre ringraziare.
Sul ripetersi della natura, poi, spesso s’insinuano spettri ombrosi, e per questo più inquietanti.
Il caldo atroce ha fatto male all’orto, agli alberi, alle api.
Quest’anno il raccolto di miele, che ben prometteva in primavera, si è arrestato. Le api hanno sofferto, abbiamo perso un’arnia ma ne conserviamo quattro per fortuna.
Dei parassiti hanno attaccato l’amarena, con mio grande dolore, e l’abbiamo persa. I fichi stanno combasttendo, ma anche loro sono attaccati da un brutto parassita. Sono rimasti piccoli i fichi, ma sono spuntati. Vanno puliti per bene in superficie, sbucciati, cosa che mai avrei pensato di fare coi fichi dei miei alberi, ma le foglie sono in condizioni disperate.
Abbiamo deciso di non usare prodotti chimici per uccidere i parassiti, ma il forte caldo ci ha fatti vacillare. Abbiamo comunque resistito.
Per non parlare del ciliegio che è rifiorito facendo una gran paura a tutti.
Ho fatto poca confettura e ho mangiato tutti i pochi fichi freschi che potevo, alcuni li ho usati per questa torta, buonissima e impalpabile, di quelle che mangi e non ti accorgi di averlo fatto se non per la sensazione di bontà che rimane sul palato e sulla lingua.
Me l’ha suggerita la prode Cinnamon Lady, che mutuandola dall’originale di Ottolenghi, ha mutato le mandorle in nocciole e aggiunto dello zafferano di qualità. Brava.
Io ho tolto lo zafferano e messo il cacao e tostato furiosamente le nocciole. Il risultato mi ha stupita per sofficità e texture simile a un brownie edi buona fattura, ma esageratamente arioso e leggero. Fichi, nocciole e cacao sono il dessert perfetto per salutare l’autunno con un benvenuto che sa ancora di tarda estate.
Ecco la ricetta.
Ingredienti:
- 125 gr di burro ammorbidito
- 100 gr di zucchero di canna chiaro
- 2 uova intere
- 1/2 cucchiaino di cannella in polvere
- 120 gr di nocciole (o farina di nocciole)
- 65 gr di farina 00
- 20 gr di cacao amaro in polvere
- 1 vasetto di yogurt greco bianco
- 8 gr di lievito per dolci
- fichi freschi per la superficie del dolce
Per prima cosa tostate le nocciole, lasciatele intiepidire e mettetele nel tritatutto per ridurle in farina, la più fine che riuscite a ricavare. Tenete da parte.
In una ciotola capiente montate il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto soffice, arioso e chiaro. Aggiungete le uova a temperatura ambiente incorporandole una alla volta.
Prendete una ciotola per gli ingredienti secchi. Unite la farina, il cacao, il lievito e la cannella, mescolate e versate il mix poco alla volta nella ciotola degli ingredienti umidi, mescolando delicatemente con un cucchiaiocon un cucchiaio.
Terminate aggiungendo lo yogurt e la farina di nocciole. Mescolate e amalgamate bene il tutto.
Imburrate e infarinate una teglia a cerniera dal diametro di 20 cm e accendete il forno a 200 gradi. Nel frattempo lavate e tagliate in pezzi i fichi freschi.
Versate l’impasto nella teglia, coprite interamente la superficie del dolce con pezzi di fichi e infornate.
Tenete la temperatura a 200 gradi solo per i primi 15 minuti, poi abbassate a 170 gradi per 35 minuti.
Lasciate raffreddare il dolce, toglietelo dalla teglia e cospargetelo di zucchero a velo prima di servirlo.
Alla prossima ricetta, Liz.
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