Una torta a tre strati: cocco, susine rosse e meringa, dall’aspetto decisamente retrò
SALATA ALLA RICETTAC’è qualcosa che mi fa amare Yotam Ottolenghi e alcuni suoi dolci più di quelli di tanti altri chef, che, per dirla tutta, non seguo così assiduamente. C’è una scintilla in più, una vena di semplicità, un guizzo di genio e di attenzione verso gli abbinamenti che mi stimola a provare le sue ricette, anche se non tanto spesso, perchè ho sovente in fila e in attesa di realizzazione un certo numero di ricette da sperimentare.
Dunque la torta Louise mi ha acceso una fiammella in testa, anche perché il mio albero di susine aveva riempito i suoi rami di frutti, e questi doni reclamavano attenzione.
Non so chi sia Louise e forse in realtà saperlo non è rilevante, ma già dare un nome di donna ad un dolce, come si faceva e ancora si fa per le barche dei pescatori, rivela un che di poetico e antico assieme. Penso che il principio sia il medesimo, voler tenere qualcuno d’importante sempre accanto e manifestare questo desiderio nel tempo, una dedica che dura nel tempo.
Dalle pesche Melba dedicate alla cantante lirica Nellie Melba, molto ammirata dallo chef francese che le ha inventate, alla Torta Susanna, creata, così almeno si dice, da una misteriosa e affascinante pasticcera di Parma che portava questo nome, gli esempi sono molti. Ma anche il salato ha usato nomi di donna, basti pensare alla mitica pizza Margherita, dedicata alla regina Margherita di Savoia e da lei molto amata.
Ma chi è Louise?
Non voglio saperlo, esattamente come non mi importa conoscere la vera identità di Banksy!
Sappiate che si tratta di una torta a tre strati, ciascuno con le sue consistenze, che si armonizzano creando una torta dall’aspetto retrò, ideale per gli eventi del cuore, per festeggiare qualcosa d’importante in famiglia o il compleanno di una persona a cui teniamo particolarmente.
Mi ricorda, non so perché, certe torte che fanno capolino nelle vetrine dei forni parigini, imperfette e per questo perfettamente in accordo con la città e il modo di concepire i dolci in Francia, meno pop rispetto a quelle che possiamo trovare nelle vetrine delle nostre pasticcerie.
Sarà questo che mi ha conquistata in prima battuta, quando la vista decide prima della ragione.
Poi, la conferma. Il gusto s’inebria in un’armonia di sapori, dal sapore pieno della torta al cocco, all’acidulo e succoso delle susine, fino al morbido della meringa infornata, con la crosticina croccante e le mandorle tostate ad impreziosirla.
Adesso siete pronti per prenderne una fetta, ottima con tè freddi fruttati e liquori o amari casalinghi freddissimi.
Louise Cake di Ottolenghi
Equipment
- 2 ciotole capienti
- 1 sbattitore elettrico
- 1 teglia a cerniera dal diametro di 20 cm
- carta da forno
Ingredienti
Per la base al cocco e susine
- 125 gr burro ammorbidito
- 100 gr zucchero
- 1/2 limone da cui ricavare scorza grattugiata
- 3 uova
- 125 gr farina 00
- 1/2 cucchiaino lievito per dolci
- 1 presa sale
- 20 gr cocco rapè
- 80 ml latte intero
- 1 cucchiaino estratto di vaniglia
- 5 susine mature ma non molli
Per la meringa
- 60 gr mandorle a lamelle
- 140 gr albume d'uovo
- 1 pizzico sale
- 150 gr zucchero a velo
- 1 cucchiaino amido di mais
Istruzioni
- Tostate le mandorle a lamelle in un padellino finchè non saranno leggermente scurite. Tenetele da parte.
- Mettete il burro ammorbidito, lo zucchero e la scorza di limone in una ciotola capiente, e montate il tutto con lo sbattitore elettrico finchè non sarà diventato leggero e arioso.
- Aggiungete i tuorli d'uovo, incorporandoli uno alla volta e serbando gli albumi per la meringa.
- Aggiungete poco alla volta la farina setacciata col lievito, mescolando stavolta con un cucchiaio in legno o in silicone e alternando col latte addizionato alla vaniglia.
- Proseguite aggiungendo il sale e il cocco rapè, amalgamando bene il tutto.
- Scaldate il forno a 180 gradi e foderate con la carta da forno una teglia a cerniera del diametro di 20 cm, tenendo i bordi della carta un po' più alti rispetto alla teglia.
- Versate l'impasto al cocco nella teglia e cuocetelo per 25/30 minuti, verificando con uno stecchino posto al centro del dolce che la cottura sia ottimale.
- Nel frattempo lavate le susine, privatele del nocciolo e tagliatele a dadoni. Quando la torta sarà cotta, sfornatela e ancora calda mettete i dadoni di sucine sulla superficie, avendo cura di non lasciare spazi vuoti.
- In una ciotola, montate gli albumi a neve ben ferma, aggiungendo lo zucchero col setaccio poco per volta, terminando col cucchiaino di amido di mais e le mandorle a lamelle che avete tostato all'inizio.
- Distribuite la meringa sulla superficie del dolce ricoperta di susine. Non livellatela, potete lasciare dei picchi che renderanno l'aspetto finale rustico ed esalteranno il colore bruno che acquisterà la meringa in forno.
- Cuocete ulteriormente il dolce meringato per 30 minuti, o finchè non avrà acquistato un bel colore tostato.
- Sfornate e lasciate raffreddare completamente il dolce prima di toglierlo dalla teglia e rimuovete delicatamente la carta da forno.
Note
Alla prossima ricetta, Liz.
Franca dice
La Meraviglia, domani la farò.
Le Tortine dice
Com’è andata?