La Serenissima è uno scrigno di tesori senza fine. Possiamo però districarci tra le mille opportunità che offre senza restarne sopraffatti.
Venezia è una città unica al mondo, e per questo tutto il mondo tenta di confluirvi per coglierne la magia e la sua iconica unicità. Potrebbe, però, sembrare troppo ricca di cose da vedere e scoraggiare il viaggiatore che la visita per la prima volta.
Non temete. Come dico spesso, basta sapere che tipo di viaggiatore desideriamo essere per scegliere i percorsi da fare, partendo già con l’idea che è letteralmente impossibile visitare tutte le bellezze di Venezia in pochi giorni. Possiamo però fare molto, scegliendo con calma e a seconda del proprio budget.
Vi racconto cosa ho fatto io in quattro giorni, nella città che tutto il mondo ci invidia: Venezia.
Piazza San Marco
É il primo posto dove vi consiglio di approdare appena arrivati in città. Potrà sembrare un inizio ovvio, ma non saprei indicarvi un punto di partenza migliore, per la straordinarietà dell’impatto visivo della Basilica, del museo Correr, dei portici, del Palazzo Ducale, la vista sul mare, la colonna col leone alato simbolo di Venezia, e l’acqua che è parte integrante di un luogo eterno, nonchè protagonista indiscussa sempre.
Senza spostarvi troppo avete a portata di mano una quantità di meraviglie non indifferente. Decidete a seconda delle vostre tasche e del vostro interesse, perchè potete entrare al museo Correr, a Palazzo Ducale e in Basilica pagando un biglietto.
Mi è capitato di fare pochi minuti di fila per entrare in Basilica, ma potrebbe essere un caso fortuito dato il giorno infrasettimanale e la bassa stagione. Il mio suggerimento è quello di pagare i biglietto online, per evitare file che possono essere lunghe ed estenuanti, specie se ci fosse brutto tempo.
Una volta visitata la piazza e aver goduto della splendida vista sulla laguna, ricordate che girando l’angolo di Palazzo Ducale trovate già il Ponte dei Sospiri: chiamato così non perché abbia a che vedere coi sospiri d’amore, ma perché collegava il Palazzo alle Prigioni, e attraverso le sue strette finestrelle i detenuti potevano scorgere scorci della città per l’ultima volta, sospirando di nostalgia. Entrando a Palazzo Ducale è possibile attraversare il ponte dall’interno, scoprendo quando fosse buio e angusto a dispetto di un aspetto esteriore perfettamente in linea con la bellezza del paesaggio.
Per gli amanti del cibo e dei locali storici il consiglio è di restare in piazza e visitare il famigerato Caffè Florian, il caffè più antico d’Italia e del mondo. I prezzi non sono quelli del baretto sotto casa, ma bere un caffè pregiato in un locale che ha alle spalle trecento anni di storia sarà un’esperienza unica!
Naturalmente il teatro è di casa a Venezia
Venzia è ricca di teatri, ma se come me, avete la possibilità di restare in città per poco tempo, vi consiglio due tappe imperdibili: il Teatro La Fenice, a poca distanza da piazza San Marco e la Casa di Carlo Goldoni, che, oltre ad essere un museo ospita la Biblioteca degli Studi Teatrali con oltre 30.000 volumi.
Venezia e i suoi ponti
Venezia deve molto ai suoi ponti. Essi non sono solo opere d’arte architettonica, ma sono praticamente indispensabili ai veneziani come ai visitatori, per attraversare a piedi la città e raggiungere le sponde dei canali. Ne possiamo contare ben 436. Alcuni sono piccolissimi, altri imponenti, altri sono storici, altri ancora consegnati alla città da archistar internazionali in epoca contemporanea.
Ne ho visitati alcuni, e hanno storie affascinanti che val la pena raccontare.
Il Ponte di Rialto – Snodo fondamentale per attraversare il Canal Grande, è anche il ponte più fotografato e da cui partono gran parte dei selfie che i turisti scattano a Venezia. La vista che offre, grazie al suo essere una congiunzione tra le due sponde del canale principale della città, infatti, è da sogno.
Il Ponte di Rialto è stato per lungo tempo l’unico ponte a permettere l’attraversamento del canale, e per questo, poichè costruito in legno, necessitava di continua manutenzione, ed era spesso a rischio di crollare, dunque fu scelto di rifarlo in pietra. Per conoscere meglio l’affascinante storia del Ponte di Rialto.
Il Ponte dell’Accademia – Ponte in legno che attraversa il Canal Grande, costruito nella metà dell’800 è di certo il ponte da cui si gode lo scorcio di Venezia più spettacolare. É proprio la foto che vedete in copertina al post, ed anche i veneziani stessi, attraversando il ponte, non possono che restare tutte le volte ammirati dal meraviglioso panorama.
Il Ponte dei Pugni – Un tempo a Venezia si svolgeva la “guerra dei pugni“, manifestazione di proporzioni ben nutrite che vedeva contendersi due fazioni di cittadini, i Castellani e i Nicolotti, divisi a seconda dei quartieri in cui abitavano. Le due fazioni se le davano di santa ragione proprio sul ponte, e vinceva la contesa chi faceva restare la propria squadra sul ponte, buttando giù nel canale gli avversari. Per saperne di più.
Il Ponte delle Tette – É un ponticello molto piccolo e di trascurabile valore per il visitatore inconsapevole che lo attraversa. In realtà la storia del suo nome rivela un’anima affascinante, ed è per me il più interessante di tutti.
Sorgeva, un tempo, in un quartiere che ospitava numerosi bordelli, e le prostitute, per invogliare i clienti, si affacciavano alle finestre mostrando le tette. Da qui il nome del ponticello.
Inoltre, la zona subito adiacente al ponte delle tette fu denominata delle carampane, poichè le prostitute vecchie e ormai in pensione abitavano nelle case del circondario. Le case, essendo proprietà del Signor Rampani, venivano chiamate Ca’ Rampani, (dove, appunto, ca’ sta per casa) e le loro anziane inquiline furono identificate come “carampane”.
Il termine carampana, è ancora oggi usato nella lingua italiana per indicare un’anziana donna vecchia e sciatta. Per approfondire questa storia pazzesca.
Basilica dei Frari
Il nome per intero è Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari. Non fatevi ingannare dall’esterno semplice e scarno, si tratta di un luogo imperdibile che è al tempo stesso luogo di culto, pinacoteca, museo con sculture e importanti monumenti.
In un solo luogo troverete opere dal valore immenso, come il Trittico dei Frari di Bellini, la Pala Pesaro e l’Assunta di Tiziano che qui è sepolto assieme a Canova, il quale possiede uno stupefacente monumento funebre, moderno e dolente.
Proprio dietro la Basilica dei Frari, trovate un altro luogo da visitare la Scuola Grande di San Rocco, al momento però, parzialmente in restauro.
Museo Peggy Guggenheim
Si dice sempre che Venezia sia una città museo e che si respiri arte e bellezza in ogni angolo della città. Questo è vero, ed è vero anche che persino le chiese, oltre ad essere luoghi di culto siano luoghi d’arte. Tra tutto questo, esistono anche musei veri e propri, e certamente il più rappresentativo per l’arte contemporanea di tutto il mondo è il Museo Peggy Guggenheim.
Il museo, che un tempo era anche l’abitazione della stessa Guggenheim, espone le opere della sua collezione. Potrete trovare i maggiori artisti del 900′ e sarà un viaggio meraviglioso tra Picasso, Dalì, Magritte, Brancûsi, Pollock, Fontana e molti altri.
di Pablo Picasso
Fino al 18 marzo saranno in mostra le opere più importanti della carriere di Marcel Duchamp, in Marcel Duchamp e la seduzione della copia.
Scala Contarini del Bovolo
Una visita la merita anche la scala a chiocciola più bella di Venezia, la scala Contarini detta anche del Bovolo.
Bellissima all’esterno, con un piccolo biglietto può essere usata per raggiungere una delle più belle viste panoramiche della città. Ne vale la pena! Per saperne di più…
Dove ho mangiato
La cucina veneziana è una cucina di mare, declinata, un tempo, col pescato di laguna. Ecco perchè accanto a granchietti e molluschi, si è fatto tanto spazio il baccalà, pesce dalla lunga conservazione e molto comodo da accumulare in scorte da consumare nel tempo.
A Venezia si consumano ovunque i cicheti, ovvero tartine farcite con generosità e con ogni sorta di specialità. Da quelle più semplici con formaggi e salumi, a quelle più elaborate con sarde in saòr o baccalà mantecato. Immancabile, accanto al cicheto, anche un’ombra de vin, che si tramuta facilmente in molti calici!
Ecco cosa e dove ho mangiato:
- La castradina – Piatto tipico del periodo in cui a Venezia si festeggia S. Maria della Salute, ovvero il 21 novembre. La devozione per questa ricorrenza è molto sentita per i veneziani, e la fortuna ha voluto che fossi lì proprio da quella data. Dunque un buon piatto di castradina calda, per rifarsi dal freddo del tardo autunno è stata una bella sorpresa. É un piatto che si trova anche al di fuori di questa festa, ma non così facilmente. Io ho avuto la fortuna di trovarlo, per l’occasione, quasi ovunque. Si tratta di cosciotto di montone stagionato e affumicato con minestra di verza. (Storia e ricetta della castradina).
- Cicheti – Non sarà difficile trovare una cicchetteria, o un bacaro (cantina in veneziano) a Venezia, sono praticamente ovunque e offrono una scelta vastissima. Io ho frequentato: All’arco, Osteria Bancogiro, Ostaria dai Zemei.
- Folpetti – Ovvero moscardini, conditi da lessi con un’emulsione di olio e prezzemolo. Da non perdere.
- Musetto al cren (salsa al rafano) – Sembra del cotechino, ma non lo è. É una delizia che non potete farvi sfuggire, nulla a che vedere con quello che troviamo comunemente in supermercato.
- Baccalà – Alla vicentina, con polenta, in umido, fritto in pastella. Sarà sempre ottimo!
Venezia e i suoi dolci
Forse vi stupirà, ma la tradizione dolciaria veneziana si esprime con grandi classici della biscotteria. Dunque cercate i forni più che le pasticcerie, e scoprirete l’anima dolce e profumata dei dolci di Venezia.
- Zaleti, biscotti ad S, Baicoli, Bussolà a ciambellina e molto altro. Venezia ama la pasticceria secca. Qualche tempo fa, non sospettando di far visita alla Serenissima, ho persino fatto gli Zaleti, ecco la ricetta.
- Baci in gondola – Due meringhe accoppiate da uno strato di cioccolato, ecco i baci targati Venezia!
- Frittelle veneziane – Fatte di impasto lievitato e uvetta, fritte e ricoperte di zucchero semolato. Tipiche del carnevale, con un po’ di fortuna potrete trovarle anche fuori stagione.
- Fugassa – Detta anche focaccia. É una specie di panettone, ma senza canditi e uvetta. Assaggiatene una fetta nelle pasticcerie che lo producono artigianalmente nel periodo natalizio, sentirete che bontà!
Al prossimo viaggio, Liz.
Portale Venezia Help dice
Articolo stupendo, una visione culturale, artistica e gastronomica della città di Venezia. La Serenissima è unica in ogni momento dell’anno, ogni periodo ha le proprie specialità. Si adatta così facilmente ad ogni esigenza che il turista può presentare.
Le Tortine dice
Grazie mille. Di certo è ben poca cosa di fronte alla bellezza vera della città che il mondo ci invidia!