Di certo Re Carlo di Borbone e l’architetto e pittore Luigi Vanvitelli sarebbero adirati da questo titolo, ma di fatto la Reggia di Versailles, se non fu una vera e propria fonte d’ispirazione, fu di certo un fortissimo sprone per la realizzazione della sontuosa Reggia di Caserta.
Come Versailles si trova a 20 km da Parigi, così la Reggia di Caserta si trova a 20 km da Napoli, la capitale del Regno, e anche la vastità dei giardini e la loro cura fa coppia con “la cugina francese”, e volendo cercare a fondo ci sono decine e decine di piccoli collegamenti con la residenza del Re Sole. Ma se prendiamo Versailles come perno sul quale far ruotare la Reggia di Caserta, commettiamo un grave errore: Caserta è molto di più, e fu anche il centro di alcune piccole e grandi innovazioni che si diffusero in tutto il paese e poi nel mondo, a testimoniare una sorta di marcia in più del sud, che all’epoca era fucina di artisti e uomini di cultura e altrettanti ne attirava sotto il suo splendore.
La Reggia di Caserta è la residenza reale più grande del mondo, merita una visita non solo per questo, ma per l’incredibile spettacolo architettonico al quale si può assistere ad ogni passo. Se non ci siete mai stati, è il momento di cogliere l’occasione e di leggere qualche dritta per arrivare ben preparati per una visita, che per godere appieno di tutto ciò che offre al turista, richiede scarpe comode, un cappello per il sole e niente fretta, saranno ore impiegate benissimo!
Potete acquistare i biglietti on line scegliendo diverse opzioni: appartamenti reali e giardini (l’opzione che vi consiglio, al costo di 15 euro), solo appartamenti reali, solo giardini. Acquistare on line, anche se con un euro di maggiorazione, vi permette di saltare l’eventuale fila che potreste trovare all’ingresso.
Prima di partire
Dotatevi di un cappello e scarpe comode, se visitate la Reggia in estate, potreste trovarvi col sole a picco sulla testa, anche se per attraversare i giardini avete diverse opzioni di movimento: un bus navetta che attraversa i 3 km di parco ad intervalli di 15 minuti e che pagando 2,50 euro potete prendere quante volte volete, una carrozzina trainata da un cavallo o bici a noleggio per adulti e per bambini (non ci sono tandem). Naturalmente molti decidono di percorrere il parco a piedi, ma non disperate, ci sono percorsi laterali alberati che vi permettono di ammirare le vasche, i giardini e le statue restando all’ombra.
Vi anticipo che la Reggia è dotata di un bar e un punto ristoro dove potete pranzare con piatti caldi e ne esiste un altro dall’altro capo dei giardini, vicino alla cascata. Per sicurezza però portate con voi una borraccia con acqua fresca.
La Reggia
La reggia è dotata di toilette e un’area all’ombra dei pini per poter mangiare all’aperto comodamente seduti o sdraiati sul prato.
Appena arrivati potete trovare parcheggio negli appositi spazi riservati e verrete subito accolti da qualcuno che desidera vendervi delle guide: compratele!
Con soli 2 euro avrete un piccolo vademecum con l’essenziale sulla Reggia che vi sarà davvero utile. Non so voi, ma io le guide “aumma aumma” le compro sempre!
Potete scegliere di visitare la Reggia senza una guida o con guida acustica. Ma se decidete per la prima opzione non vi troverete mai soli, tutte le stanze sono dotate di cartelli illustrativi in italiano e in inglese, saprete sempre cosa state vedendo.
Appena entrati vi innamorerete della magnificenza dello Scalone d’Onore! Nella sua parte centrale vi accoglieranno due leoni e le sculture della Maestà Regia, la Verità e il Merito, un bell’impatto per chi si trovava a far visita al Sovrano.
Salendo troviamo la Cappella Palatina, luogo dove la Famiglia Reale poteva celebrare tutti i riti che la devozione gli imponeva.
Dopo aver visitato la Cappella, si passa alle cinque anticamere, necessarie per arrivare alla sala del trono. A seconda del censo e del ruolo che si aveva a corte, si sostava nella sala apposita. Visiterete nell’ordine: la Sala degli Alabardieri, la Sala delle Guardie del Corpo, la Sala di Alessandro, la Sala di Marte, la Sala di Astrea, per giungere finalmente alla sfolgorante d’oro Sala del Trono.
Il percorso si snoda attraverso le camere personali dei sovrani che si sono succeduti, precedute dai loro studi, mostrando anche le culle degli eredi al trono, anch’esse fastosi oggetti d’arte.
A seguire le quattro sale dedicate alle stagioni e la biblioteca ricca di volumi pregiatissimi, che si estende per tre stanze.
Curiosità e innovazioni
Nella Reggia scopriamo il primo ascensore mai costruito, era il 1845 e veniva chiamato Sedia Volante.
Troviamo inoltre, nella sala da bagno della Regina, il famigerato bidet, sconosciuto in tutto il mondo, ma anche al nord Italia. Ancora oggi si racconta con orgoglio che quando i Savoia conquistarono la Reggia, trovandosi di fronte al mai visto bidet, lo chiamarono “strano oggetto a forma di chitarra”
Infine troviamo nella Reggia dei modellini in legno pensati da Leopoldo di Borbone per la Real Villa della Favorita a Resina, Ercolano. Il parco della Villa conteneva diverse giostre aperte al pubblico, un’innovazione per l’epoca. Purtroppo, con l’unità d’Italia, quando la Villa divenne proprietà del Re d’Italia, i giochi vennero distrutti.
La Reggia conta 1200 stanze e più di 1700 finestre. La sua imponente bellezza ha incantato anche il cinema italiano e hollywoodiano, all’interno sono state addirittura girate scene per Episodio I e Episodio II di Star Wars.
La Reggia ha nel suo interno anche uno splendido teatro, riproduzione in piccolo del San Carlo di Napoli e un presepe accuratissimo simbolo della grande tradizione napoletana.
Il parco
Come vi ho già detto ci sono diversi modi per attraversare il parco: col bus navetta, in carrozza, noleggiando le bici o a piedi.
In bici o a piedi riuscirete a soffermarvi sulle meravigliose fontane: la più vicina alla Reggia è la Fontana di Eolo, a seguire la Fontana di Cerere, la Fontana di Venere e Adone, e quella in cui confluisce l’acqua della cascata, la Fontana di Diana e Atteone.
Nascosto dal boschetto e non visibile percorrendo gli stradoni paralleli, c’è il Laghetto dei cigni.
Spero di avervi incuriositi e che vi venga voglia di visitare questo luogo meraviglioso, al prossimo viaggio, Liz.
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