Adoro profumi e sapori della cucina mediorientale, non a caso, i punti di contatto con la cucina dell’estremo sud Italia sono innumerevoli, in special modo se si parla di dolci, dove questo ponte storico è più evidente.
Frutta secca, miele, cannella e scorze d’agrumi sono ingredienti principali e fondanti della nostra tradizione dolciaria invernale.
Anni di dominazione turca e ottomana si fanno sentire, intrecciando con le nostre tipicità legami serrati, tanto da non riuscire ormai più a distinguerne i confini.
Esplorando qualche ricetta, mi sono imbattuta in un dolce marocchino molto popolare: il M’hanncha.
Un serpentone di croccante pasta fillo, ripieno di mandorle tostate, con cannella, zucchero e acqua di fiori d’arancio, immancabile in molti dolci del nord Africa.
La preparazione non è affatto laboriosa, ed è un dessert molto particolare indicato se avete ospiti a pranzo o a cena, per stupirli e condividere con loro un viaggio nel gusto della cucina dei nostri “dirimpettai”. Non dimenticate di servire questo dolce straordinario con un buon tè forte alla menta, bevanda principale marocchina.
Curiosità e consigli: m’hanncha significa “spira di serpente“, e il nome deriva chiaramente dalla sua forma. Nel resto del mondo il dolce è conosciuto infatti anche come “Snake Cake”.
Il m’hanncha è anche estremamente versatile, il ripieno varia a seconda dei gusti di chi lo prepara, ma qui vi presento la ricetta col ripieno tradizionale.
Udite udite: esiste anche in versione salata, con macinato di vitello, peperoni, spezie, ma anche in versione vegetariana. Scatenate la vostra fantasia e provatelo!
Ingredienti
8 fogli di pasta fillo
400 gr di mandorle pelate
230 gr di burro
1 cucchiaio di olio di semi d’arachide
2 cucchiaini di cannella in polvere
20 ml di acqua di fiori d’arancio
1 tuorlo
150 gr di zucchero di canna demerara
Iniziate facendo saltare le mandorle in una padella imburrata, fino a farle scurire, quindi tritatele rendendole farina.
Mettete la farina in una ciotola capiente e aggiungete lo zucchero, la cannella, l’olio, l’acqua di fiori d’arancio, il tuorlo e 120 gr di burro fuso, il restante vi servirà per lavorare la pasta fillo.
Mescolate il tutto fino ad ottenere una pasta omogenea, coprite e lasciate raffreddare in frigo per 30 minuti. È importante che il ripieno sia completamente freddo, quindi se fosse ancora tiepido dopo i 30 minuti, lasciatelo in frigo per più tempo.
Trascorso il tempo necessario al raffreddamento del ripieno, togliete la ciotola dal frigo e dividetelo in 4 parti uguali. Su una spianatoia coperta di carta da forno, ricavate 4 serpentoni lunghi un paio di centimetri in meno rispetto ai fogli di fillo, e del diametro di 2 centimetri circa.
Imburrate un foglio di fillo e fatevi aderire un secondo foglio, che spennelerete sempre col burro fuso. Prendete un serpentone di ripieno, disponetelo ad una estremità del foglio e arrotolate. Sigillate le estremità e il corpo del cilindro che avrete formato spennellandolo di burro, e arrotolatela come una girella.
Ungete una teglia tonda del diametro di 24 cm, ponete la prima girella al centro. Ricavate altri 3 serpentoni avvolti in 2 fogli di fillo imburrata ciascuno, e proseguiteli avvolgendoli attorno al primo, formando una grossa spirale, che spennellerete col burro restante.
Mettete in forno già caldo a 180 gradi per 35 minuti. Sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare completamente. Cospargete di zucchero a velo e cannella prima di servirlo.
Alla prossima ricetta! Liz
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