Da qualche tempo mi ronzava l’idea di confessare che vivo con uno chef, ma certi segreti da persona privilegiata ho preferito tenerli con me il più a lungo possibile, come si custodisce un cimelio di famiglia, di quelli che ti fanno stare in bilico tra venderlo per ricavarci una montagna di denaro o tenerlo per vederlo luccicare in solitudine come faceva Sméagol con l’anello.
Dopo anni di piatti buoni, anzi buonissimi, realizzati con le verdure del nostro orto, la frutta dei nostri alberi e poco altro comprato dove sia da lui reputato migliore, ho deciso di cooptarlo per i turpi scopi del mio blog e di affidargli la gestione di una costola a cui tengo molto: Diario di casa.
Costantino è lo chef di casa, dei piatti salati ovviamente, al dolore e alle conserve ci penso io, molto spesso trovo idee e abbinamenti, metto assieme i sapori, ma poi, la mano che realizza il piatto finito è sempre sua, e merita che il mondo conosca il suo saper fare. io sono un povero sous chef che si offre di buon grado come assaggiatrice di piatti spesso commoventi.
L’altro giorno, con un vento gelido che ci rasoiava le guance, tra gatti e galline a cui dare cibo e granaglie, abbiamo alzato lo sguardo verso l’albero di limoni, carico di frutti che stanno maturando piano piano. Lo diciamo sempre che come profumano i nostri limoni, nessun limone profumerà mai, così ne abbiamo raccolti un po’ per il tè, per condire le insalate, per avere scorta. Alla fine capita sempre di aver bisogno di un limone a notte fonda mentre imperversa una tempesta e sei già in pigiama, così rinunci, quindi meglio abbondare.
Abbiamo abbondato così tanto che lui si è proposto di preparare gli spaghettini al limone, con tanto cuore e slancio che ho acconsentito senza discutere, poi ha anche aggiunto che sarebbero stati una cosa seria, per goderci quanto sono buoni i nostri frutti, mica due spaghetti al burro con una grattata di scorza e via. Inoltre sono ispirati ad una ricetta dello chef Peppe Guida de L’Antica Osteria Nonna Rosa a Napoli.
Così è stato.
Se avete un albero di limoni dovere riscoprire la quintessenza di questi frutti meravigliosi, e questa ricetta, che usa persino le foglie sobbollite per crearne una sorta di brodo per risottare è da tenere da conto.
Bravo Costantino, il grembiule è tuo!
Ingredienti per 4 persone:
- 350 gr. di spaghettini
- Un limone bio non trattato per l’acqua di limone
- 3 foglie dell’albero del limone non trattato
- La scorza di mezzo limone non trattato da tritare con l’olio
- Acqua q.b.
- Olio extra vergine d’oliva q.b.
- Parmigiano reggiano grattugiato q.b.
Procedimento:
Il procedimento di questa ricetta si divide in tre fasi, ma non spaventatevi, sarà tutto molto facile.
Fase 1: preparazione dell’acqua al limone
L’acqua al limone ci servirà per risottare i nostri spaghettini: vogliamo che assorbano tutto l’aroma del limone anche in cottura.
In un pentolino pieno d’acqua mettiamo un limone biologico non trattato tagliato in due, la sua scorza ricavata con un pelapatate e tre foglie del suo albero. Useremo quindi le varie parti del frutto: il limone tagliato (potete mettere anche dei pezzi di limone già spremuti in precedenti preparazioni) la scorza e le foglie.
Mettiamo a bollire a fiamma media ed abbassiamo quando il bollore si fa più forte. Lasciamo sul fuoco per una mezz’ora abbondante e poi spegniamo, saliamo appena e copriamo con un coperchio. Abbiamo appena preparato la nostra acqua di limone.
Fase 2: preparazione dell’olio aromatizzato al limone
Adesso prepariamo l’olio aromatizzato, che aggiungeremo a freddo sul piatto: donerà freschezza e aiuterà nella mantecatura della pasta.
Nel bicchiere di un frullatore ad immersione faremo andare un po’ di olio extra vergine di oliva, aggiungeremo la scorza di un limone biologico non trattato che ricaveremo sbucciandolo con un pelapatate, e frulliamo fino ad ottenere una cremina color giallo intenso. Non preoccupatevi se rimarrà un po’ di scorza, lasciatelo riposare per un quarto d’ora e poi filtratelo aiutandovi con un colino a maglie strette. Raccogliete l’olio filtrato in un bicchiere, avendo cura di schiacciare leggermente la polpa nel colino, aiutandovi con il dorso di un cucchiaio: in questo modo le scorzette rimaste rilasceranno ancora un po’ d’olio intriso di profumatissimi oli essenziali che arricchiranno la nostra preparazione.
Fase 3: prepariamo la pasta
Questa ricetta prevede gli spaghettini, che cuoceremo in abbondante acqua salata per la metà del tempo di cottura riportato sulla confezione. Nel mio caso erano 5 minuti, che sono quindi diventati 2 minuti e mezzo: li scoleremo ancora abbastanza ‘rigidi’ e bagnati, li trasferiremo in una padella con un po’ della loro acqua di cottura e cominceremo a risottarli, aggiungendo un po’ alla volta l’acqua al limone. Non toccateli troppo perché rischiate di romperli (sono ancora troppo rigidi), magari se avete bisogno di muoverli un po’, scuotete la padella.
Una volta che gli spaghettini si saranno ammorbiditi e avranno assorbito l’acqua al limone, li facciamo asciugare qualche altro istante sul fuoco, rigirandoli velocemente con una pinza o forchetta per far sprigionare meglio l’amido che aiuterà la mantecatura.
A fuoco spento aggiungiamo un filo di olio extra vergine di oliva, qualche generosa presa di parmigiano reggiano grattugiato e proviamo a realizzare una cremina: se dovessero risultare troppo secchi, ci aiuteremo con un po’ di acqua al limone per raggiungere la cremosità che preferiamo.
A questo punto dite agli altri di lavarsi le mani perché è pronto in tavola: trasferite nei piatti, aggiungete a filo l’olio aromatizzato al limone, una grattugiata di scorza e buon appetito.
Alla prossima ricetta.
babol81 dice
Uh che trionfo! Approfitterò biecamente dell’albero di limoni in giardino e tenterò questa ricetta che mi ispira davvero tantissimo *__*
Liz dice
La tua attesa sarà di sicuro ricompensata! (ma nel frattempo puoi lanciare un appello a chiunque abbia un albero con dei frutti maturi e qualche foglia da regalare)