Bella e austera, dal sapore mitteleuropeo e crocevia di lingue e tradizioni. Trieste, tra Slovenia, Croazia, Istria e il solco lasciato da Vienna è una città da scoprire, (lo sapevano anche gli antichi romani).

Trieste non è una tappa usuale per trascorrere le vacanze, eppure è ricca di preziosa storia, in grado di intrecciarsi tra insediamenti romani, impero asburgico e ponti culturali strettissimi con la vicina Slovenia, Istria e Croazia. É un affascinate porto conteso, che vive di un’identità mista ma forte, orgogliosa della sua pluralità e di mostrare al mondo che il territorio italiano possiede molti volti, sfumati sui confini e meritevoli di essere conosciuti.
Un weekend lungo è perfetto per visitare Trieste e i dintorni, per immergersi nella sua storia, nelle tradizioni del luogo e godere della gastronomia locale: ecco la mia esperienza.
Piazza Unità d’Italia: luogo simbolo di Trieste e ottimo punto di partenza.
Non serve essere indecisi su dove cominciare a scoprire la città di Trieste; il luogo ideale è di certo Piazza Unità d’Italia.

Si tratta di una piazza molto grande che si affaccia sul mare, circondata da splendidi palazzi, i più importanti della città: il palazzo del Comune, palazzo della Prefettura, palazzo Stratti, che ospita lo storico Caffè degli Specchi, palazzo Pitteri il più antico della piazza, il Grand Hotel Duchi d’Aosta e il palazzo della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia.


Molo Audace.
Oltrepassata piazza Unità d’Italia, un tempo chiamata anche Piazza Grande, vi basterà attraversare la strada per trovarvi di fronte al Molo Audace, chiamato così in onore della prima nave italiana che attraccò al molo dopo la prima guerra mondiale: il caccaiatorpediniere Audace.

Subito salta alla vista la rosa dei venti ad esso intitolata e le statue dei Bersaglieri e delle Cucitrici.


Come noterete passeggiando per la città, Trieste è disseminata di statue, ed è interessante cercarle e trovarle tutte!
Più in là si può passeggiare lungo il molo fino all’estremità, godersi la brezza e la vista verso la città. Con la bora è un posto piuttosto pericoloso, ma per il resto dell’anno è una delle passeggiate predilette da triestini e turisti, in particolare le coppiette amano arrivare fino all’estremità del molo per scambiarsi un bacio.

Attenti a non esporvi troppo con del cibo in mano, i gabbiani sul molo non fanno troppi complimenti e potrebbero rubarvi il pasto!
Proseguendo sul lungomare troverete il Salone degli Incanti, un grande spazio espositivo che ospita mostre di tutto rispetto, come quella di Steve McCurry che ho avuto la fortuna di vedere a pochi giorni dalla chiusura.

Piazza della Borsa.
Seconda piazza più importante di Trieste e immediatamente adiacente a piazza Unità d’Italia, piazza della Borsa spicca anch’essa per l’architettura dei palazzi che vi si affacciano: come il Tergesteo e la sua galleria che sfocia nella piazza che da sul Teatro Lirico Giuseppe Verdi, la Camera di Commercio con le sue colonne, casa Bartoli.




La piazza è pedonale, e se continuate la vostra passeggiata vi troverete su Corso Italia, nello struscio triestino.
Canal Grande.
Non ha molto a che vedere con quello veneziano, ma il Canal Grande di Trieste è di certo da visitare, soprattutto con le luci del tramonto che si riflettono sull’acqua.

Dopo lo spettacolo del sole che cala, si può fare un aperitivo presso i tanti locali lungo il canale e assaggiare anche qualche cicchetto come a Venezia.
Ci sta anche una foto di rito con la statua di James Joyce, che ha vissuto in città.

Castello di Miramare.
Anche se di poco fuori città (circa sei chilometri), il Castello di Miramare merita una visita, per la bellezza esteriore e quella degli arredi interni, perfettamente conservati, che raccontano a noi, ancora oggi, l’opulenza cui erano avvezzi gli Asburgo.

Il castello, infatti, era residenza dell’arciduca d’Austria, Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio, sua moglie poichè Trieste era porto franco di Vienna.






Il castello è, inoltre, circondato da un bellissimo parco e, dato che si affaccia sul mare, possiede un attracco con un piccolo molo. La vista, dalle finestre delle varie stanze è bellissima, sia nei giorni di sole che nei malinconici giorni di pioggia.

Grotta gigante.
Restando fuori Trieste, a poca distanza dal castello di Miramare, potete visitare l’imponente Grotta Gigante, una grotta carsica turistica con la sala naturale più grande del mondo.

Il fatto che sia necessario fare in tutto 500 gradini per entrare e uscire dalla grotta le conferisce una brutta fama, ma vi assicuro che la visita di un’ora ha un percorso talmente ben congegnato con pause per godere del luogo, che quasi non ci accorge della fatica. Ad ogni modo dotatevi di scarpe comode per facilitarvi ulteriormente la visita e godere di un’esperienza unica!



Un salto nella vicinissima Slovenia, a Lubiana.
Se avete la fortuna di viaggiare in auto, potete raggiungere da Trieste in meno di un’ora la Slovenia e immergervi nella bellezza della sua capitale, nonchè città più grande: Lubiana.
Il centro storico di Lubiana è un vero e proprio gioiello e merita una visita!
Cominciate raggiungendo il fiume Ljiubjanica. Resterete deliziati dalla bellezza del lungofiume ricco di locali curatissimi e perfettamente incastonati nella cornice del centro storico, coi suoi allegri tavolini all’aperto, i fiori e il buon cibo.

Passeggiate lungo i vicoli e le splendide strade che si slargano in piazzette bellissime, affacciatevi sul fiume, e se avete tempo potete fare un giro su un battello o proseguire a piedi attraversando i famosi ponti sul fiume, tra cui spiccano il Ponte dei Draghi che fu il primo ponte in cemento armato costruito in Europa, e il Triplice Ponte, una vera e propria icona della città.

Dato che il centro storio è un’ampissima zona pedonale, potete proseguire il cammino in alto, fino a raggiungere il Castello di Lubiana, oppure arrivarci usando la funicolare.
All’interno il Castello ospita numerosi spazi espositivi e punti ristoro. Il luogo che ho amato di più è stato il Museum of Puppetry. Allestito benissimo, il museo offre al visitatore l’opportunità di conoscere la grande arte dei burattini sloveni, mostrando stili differenti e burattini, marionette e teatrino delle ombre da provare in loco. Non perdetelo!


Non dimenticare di salire in alto sulla torre del Castello per godere di una vista mozzafiato a 365 gradi sulla città di Lubiana!


Una volte scesi giù, non potete lasciare la città senza una visita alla barocca Cattedrale di San Nicola, patrono dei pescatori.



Cattedrale di San Giusto e rovine romane
Non lontano dal centro, e da esso facilmente raggiungibile a piedi, a patto di reggere una media pendenza, sul colle di San Giusto sorge l’omonima Cattedrale di San Giusto Martire, ovvero il Duomo di Trieste.


Nata nel ‘300 dall’unione di due chiese preesistenti, la cattedrale di San Giusto è monumento nazionale italiano e merita una visita, così come l’attiguo campanile.
Dietro la cattedrale si trova anche il Castello di San Giusto, ora usato come fortezza/museo, quindi visitabile.
Scendendo dal colle di San Giusto, praticamente ai suoi piedi, si trova il Teatro Romano, attualmente visibile dal marciapiede che lo costeggia e non praticabile al pubblico dal suo interno.

Il lessico triestino dei caffè, cosa mangiare e dove.
Per quanto riguarda il patrimonio culturale triestino legato al cibo, bisogna concentrarsi innanzitutto sulla grande tradizione dei caffè storici che si trovano in città, un po’ come a Venezia, ce ne sono molti e tutti da visitare. Molti di questi antichi caffè, tra i primi sorti in Italia, furono frequentati da artisti, in particolare letterati, di fama nazionale e mondiale.
Dizionario del caffè triestino:
- Nero: Espresso in tazzina.
- Nero in B: Espresso in bicchiere di vetro.
- Deca: Decaffeinato in tazzina.
- Deca in B: Decaffeinato in bicchiere di vetro.
- Capo: Espresso macchiato in tazzina.
- Capo in B: Espresso macchiato in bicchiere di vetro.
- Goccia/Gocciato: Espresso con una goccia di schiuma di latte.
- Caffellatte: Cappuccino.
- Capo Deca: Decaffeinato macchiato in tazzina.
- Capo Deca in B: Decaffeinato macchiato in bicchiere di vetro.
In quattro giorni intensi di visita in città, di sicuro il caffè più gettonato e che ho sentito nominare più spesso è stato il Capo in B, allora ho deciso di prenderlo anch’io per integrarmi alla perfezione con la gente del posto!

Sì ma, cosa si mangia a Trieste?
La cucina triestina è frutto della mescolanza tra piatti italiani, sloveni e austriaci, vediamo di che si tratta partendo dai piatti salati:
- Gulash triestino: si trova sia in versione al maiale che in versione al manzo.
- Patate in tecia: patate cotte in teglia, a volte con aggiunta di pancetta.
- Jota: Zuppa di crauti, fagioli, patate, carne di maiale e salsiccia, dal tipico sapore acidulo.
- Ćevapčići: Salsicce speziate di carne tritata (maiale, manzo, agnello).
- Prosciutto crudo del Carso: (mangiato a Lubiana) delizioso!
- Pasta all’istriana: (mangiata a Lubiana) vale la pena assaggiare i formati tipici.
- Burek: (mangiato a Lubiana) Un pasticcio ripieno di carne, formaggio o spinaci, molto popolare come cibo di strada. Lo provai anche a Tirana.







I dolci sono buonissimi e particolari, e anche qui c’è molto di sloveno e austriaco. Pensate che a Trieste, come a Vienna, si mangia un’ottima Sacher targata proprio Sacher Cafè e un’altrettanto delizioso strudel di mele, chiamato anche Strucolo.
- Gnocchi di susine dolci: deliziosi gnocchi con un cuore di prugne secche. Possono anche serviti come piatto salato accompagnati da formaggio fuso.
- Presnitz: goloso dolce di sfoglia arrotolata ripieno di frutta secca e frutta a guscio.
- Chifeletti (kipfel): dolcetti di patate lievitati, fritti e inzuccherati.
- Pinza triestina:Dolce di pasta lievitata tipico della Pasqua.
- Gibanica: Una torta a strati ricca e dolce, ripiena di semi di papavero, ricotta, noci e mele.





Dove ho mangiato?
- Novo Foraperfora: cucina tipica triestina, ottimo dal salato al dolce!
- Društvena gostilna Prosek/Trattoria sociale di Prosecco: un luogo mitico e genuino, a Prosecco.
- Julija Restaurant: a Lubiana, in centro.
Se sei alla ricerca di nuove mete per i tuoi viaggi:
- Marsiglia: cosa vedere e mangiare nella città più antica e mediterranea di Francia
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Al prossimo viaggio, Liz!
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