Conferisce dolcezza e morbidezza agli impasti, proviamo il latte condensato nella brioche per colazione.

Il latte condensato, o almeno una sua versione antica e certamente dal sapore molto diverso da quello attuale, ha origini lontane, radicate nel bisogno di portare cibi nutrienti durante i lunghi viaggi sia di terra che di mare.
Gli esploratori, come anche i soldati, avevano bisogno di cibi in grado di nutrire molto il corpo, ma non avendo modo di conservarli e dovendo ridurre gli sprechi, si è cominciato a sperimentare la sottrazione della parte acquosa nel latte. Rendendolo più denso si prolungava la sua durata e si poteva fare affidamento a scorte più o meno durevoli. Si può immaginare facilmente che potesse andare anche in fermentazione, quindi non immaginiamo che il latte condensato avesse lo stesso di quello attuale.
Verso la fine dell’800 Henry Nestlè intuì le potenzialità del prodotto e cominciò a produrlo su larga scala, come addensante per dolciumi. La versatilità del prodotto fece sì che entrasse a far parte dell’equipaggiamento dei soldati in guerra. In comodi tubetti come un dentifricio, nutriva con la sua dolcezza e non appesantiva il corpo, rendendo alte le performance delle truppe dando energia.
Non lo uso quasi mai, ma a volte mi piace sperimentare.
Non uso quasi mai il latte condensato, è troppo dolce e di rado mi trovo a pensare delle ricette che lo abbiano tra gli ingredienti. Di tanto in tanto, però, mi piace sperimentare e l’ho trovato in questa ricetta sul blog Deliziosa Virtù.
Mi piacciono gli impasti base e sono sempre alla ricerca di nuovi sapori e consistenze, perciò questa brioche al cacao mi incuriosiva. L’ho preparata per colazione usando l’ultimo barattolo di confettura di albicocche che avevo in dispensa, quasi a simulare il gusto della Sacher.
Il risultato è ottimo!


Se cerchi altre ricette col latte condesato:

Brioche al cacao e latte condensato
Equipment
- 1 pentolino
- 1 planetaria
- 1 spianatoia
- 1 ciotola da lievitazione
- 1 teglia da plumcake
Ingredienti
- 280 gr manitoba
- 20 gr cacao amaro in polvere
- 60 gr latte condensato
- 180 ml latte intero
- 40 gr zucchero semolato
- 40 gr burro ammorbidito
- 4 gr sale
- 4 gr lievito di birra fresco
- 1 uovo per lucidare la superficie
Istruzioni
- Scaldate leggermente il latte fino a che non abbia raggiunto una temperatura di 35/36 gradi.
- Sciogliete il lievito di birra fresco nel latte tiepido.
- Mettete nella planetaria la manitoba e il cacao, aggiungendo il latte col lievito e il latte condensato.
- Impastate amalgamando appena e aggiungete lo zucchero e il sale. proseguite con il burro ammorbidito aggiunto un po' per volta
- Impastate con il gancio per circa 15/20 minuti, spegnendo per un paio di minuti nel caso in cui l'impasto si stia scaldando troppo.
- Ungete il fondo di una ciotola da lievitazione con chiusura ermetica e lasciate lievitare l'impasto ben incordato fino al raddoppio. (Ci vorranno dalle 2 alle 3 ore).
- Trascorso il tempo del raddoppio, prendete l'impasto e porzionatelo in otto parti dello stesso peso. Formate delle palline dando loro una leggera pirlatura.
- Foderate con carta da forno una teglia da plumcake e adagiate le palline in due file da quattro.
- Fate riposare le palline in forno spento e chiuso con accesa la sola lucina fino al raddoppio dell'impasto.
- A raddoppio avvenuto scaldate il forno a 180 gradi e spennellate la superficie della brioche con uovo sbattuto.
- Infornate per 30/40 minuti.
- Lasciate raffreddare completamente la brioche prima di toglierla dalla teglia.
- Servite a colazione con marmellate o creme spalmabili.
Lo sapevi?
Il latte condensato è l’ingrediente fondamentale del caffè singaporiano, e fa parte della colazione tipica di Singapore assieme ai Kaya toast, ovvero crema di cocco giovane da gustare nei toast caldi, privati della buccia e farciti con un generoso strato di burro.

Alla prossima ricetta, Liz.
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