I dolci lievitati, come dicevo qualche post addietro, sono protagonisti di un mondo a parte, di una branca della pasticceria che ha le sue regole e il suo lessico, le sue scuole di pensiero e soprattutto i suoi segreti.
I migliori lievitati li ho mangiati in Francia e di sicuro la brioche più buona che abbia mangiato è il Cramique che ho mangiato a Bordeaux in dicembre, quando viaggiare era una possibilità da concedersi senza paura.
Consapevole dell’inarrivabilità dei maestri d’oltralpe, mi cimento in un’ardimentosa ricetta trovata su Sale&Pepe. Dove il sublime dolce che mi si para davanti non è una brioche, ma un pandolce, perfetto da mangiare a fette al mattino con una marmellata di agrumi o frutti di bosco, o per andare a colpo sicuro, con la crema spalmabile alla nocciola che preferite. Un bicchiere di succo d’arancia, un buon caffè lungo o un cappuccino e inizierete di certo la giornata alla grande!
Il procedimento non è particolarmente laborioso e la riuscita è una vera gioia per gli occhi e per il palato, eccolo di seguito.
Ingredienti:
- 570 gr di farina 0 per dolci
- 120 gr di zucchero
- 25 gr di cacao amaro
- 25 gr di lievito di birra fresco
- 3 cucchiai di olio d’oliva delicato
- 2 uova
- 200 ml di latte intero
- sale
- latte e zucchero qb per la glassatura
Preparate l’impastatrice e realizzate due impasti. Per quello bianco procedete così: sciogliete 12,5 gr di lievito fresco in 100 ml di latte tiepido, aggiungete 1 cucchiaio e 1/2 di olio d’oliva delicato, 1 uovo leggermente sbattuto e 60 gr di zucchero semolato fine mettendo tutto nella ciotola dell’impastatrice col gancio a foglia usando la velocità bassa.
Quando lo zucchero si sarà sciolto, aumentate la velocità, aggiungete il sale e 300 gr di farina, poco per volta. Lavorate l’impasto finchè non si stacca dalle pareti dell’impastatrice, trasferitelo in una ciotola, coprite con pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio o per 1 ora e 1/2 in un luogo tiepido.
Per preparare l’impasto al cacao, usate lo stesso procedimento utilizzando 275 gr di farina a cui addizionerete 25 gr di cacao amaro.
Al termine della lievitazione stendete l’impasto bianco dandogli la forma di un rettangolo, e su di esso stendete l’impasto al cacao dandogli la stessa forma. Uniteli stendendoli col mattarello e dividete l’impasto in due. Sovrapponete l’impasto 3 o 4 volte stendendolo sempre col mattarello in una forma rettangolare, così otterrete un impasto a righe.
Suddividete ora l’impasto in 3 strisce per la lunghezza, formate una treccia e trasferitela in una teglia da plumcake imburrata e lasciate lievitare fino al raddoppio.
treccia appena formata treccia dopo la lievitazione in teglia
Cuocete a 200 gradi per 30 minuti. Sfornate, e col dolce ancora caldo, spennellate con poco latte e zucchero. Il calore che emanerà il pandolce andrà a formare la glassatura.
A presto con la prossima ricetta. Liz
Nadia Bruni dice
Che dire, SPLENDIDO !!!!!!!
BRAVA!!!!!!