E’ tornato il brutto tempo, con le piogge e il grigiore il desiderio di mettersi a preparare un dolce che coccoli tutta la famiglia, ma anche degli eventuali ospiti, torna di prepotenza.
L’uva è il frutto che meglio traghetta l’estate verso l’autunno. Inutile dirvi che l’amo tutta, ma in questa ricetta la varietà bianca da tavola è perfetta, coi suoi acini grossi, lunghi e succosi. Scegliete un bel grappolo e cercate di non spiluccarla tutta, anzi, fate così, compratene due grappoli, uno per voi e uno per le crostatine!
L’ultima volta che sono stata a Parigi ho provato una crème brûlée da manuale, non dico che sia uguale, ma la ricetta nel post mi ha soddisfatta assai, ed è anche un modo sfizioso e alternativo per preparare una variante della “solita” crostata con crema e frutta fresca.
Mi sono presa la briga di spellare gli acini, sì. E posso assicurarvi che fa il paio col piacere di sentire sotto i denti i piccoli strati croccanti di zucchero caramellato che si fonde con la polpa dell’uva.
Fa la differenza, fidatevi.
Eccovi la ricetta, potete accompagnarla con un bel bicchierino di moscato.
Ingredienti per 6 crostatine (12 cm di diametro) o una crostata (24 cm di diametro):
250 gr di semola di grano duro rimacinata
125 gr di burro
80 gr di zucchero a velo
2 tuorli
1 pizzico di sale
Su una spianatoia sistemate la semola a fontana, aggiungete lo zucchero a velo e il burro freddo tagliato a tocchetti. Lavorate con le mani pizzicando il burro con la semola zuccherata finchè l’impasto non risulterà “sabbioso” e aggiungete i tuorli e il sale, lavorando energicamente l’impasto.
Amalgamate fino a formare una palla che lascerete riposare in frigo per un’ora.
Riprendete la pasta, stendetela col mattarello in uno strato sottile, ricoprite gli stampini che avete imburrato e infarinato in precedenza e bucherellatela coi rebbi di una forchetta.
Riponete tutto nuovamente in frigo e nel frattempo preparate la crema.
Per la crème brûlée:
500 ml di panna liquida
100 ml di latte intero
75 gr di zucchero
1/2 baccello di vaniglia
4 tuorli
zucchero di canna demerara q. b.
Scaldate la panna, il latte e il mezzo baccello di vaniglia inciso per la lunghezza, in un pentolino, spegnendo il fornello poco prima che vada in ebollizione.
In una ciotola sbattete lo zucchero coi tuorli e unite il tutto alla panna, mescolando energicamente con una frusta manuale. Versate la crema nelle crostatine e cuocetele a 180 gradi per 40 minuti.
Sfornate le crostatine, e quando saranno fredde cospargete la superficie della crema con un generoso strato di zucchero di canna demerara. Bruciate lo zucchero con il cannello, finchè non si forma la famigerata crosticina bruna, come vedete in foto, e godetevi il delizioso profumo di caramello che sprigionerà.
Conservate le crostatine in frigo fino al momento di servirle.
Poco prima di servire le crostatine, dovrete armarvi di santa pazienza e spellare degli acini d’uva bianca, tagliarli in due parti, e privarli dei semi. E’ un’operazione che potete semplificare limitandovi a dividerli in due e togliere i semi, ma togliere la pellicina è quel particolare che farà la differenza al momento di servire i vostri dolci.
Scegliete un bel grappolo dagli acini grandi e succosi, mi raccomando!
Servite con orgoglio mentre tutti fanno “Ooohhh!”.
Ultimamente mi stanno arrivando parecchi riscontri positivi da parte vostra, ci tenevo a ringraziarvi di cuore, continuate a provare le mie ricette!
Vi lovvo, Liz.
Carmen dice
Deliziose queste crostatine !!! Dopo un estate ricca di frutta di ogni colore e sapore, sono felice che arrivi settembre …con il suo carico d’uva e con le temperature leggermente più fresche.
Carmen
Le Tortine dice
E’ vero, anche se io amo tanto l’estate. Qui ci stiamo attrezzando, non c’è più tempo per sentire nostalgia del mare, la vendemmia è prossima!
manu dice
Sono carinissime!!!
Un abbraccio, alla prossima
Le Tortine dice
Ciao carissima Manu, grazie!