Per l’esattezza, la ricetta è della sua tata
Sono alla ricerca della pie perfetta, anzi del ripieno perfetto, e mentre cerco e studio, m’imbatto in un post sentimentale del nostro Knam. Premetto che non seguo alcun talent di cucina, sono vecchio stampo, mi piacciono le ricette spiegate con calma e con rispetto, non amo le competizioni forzate perchè dove c’è creazione e bellezza non trovo giusto stressare gli animi aggiungendo gare di bravura, velocità & co. Quindi Knam lo conosco trasversalmente, non in base alle sue apparizioni televisive.
Questa torta, che poi è una pie, mi ha incuriosita e mi sono messa all’opera, perchè una apple pie non si rifiuta mai, in qualunque periodo dell’anno.
Da bambina consideravo le mele un frutto noioso, non era da bambini come le banane o le fragole.
Chissà perchè ero convinta che ci fossero frutti da adulti, dunque noiosi, e frutti divertenti, da bambini. Mio padre mangiava a fine pasto sempre una mela, e credo lo faccia tutt’ora, e quasi a sottolineare quella incolmabile distanza tra bambino e adulto, avevo decretato che le mele fossero barbose come i discorsi dei grandi.
Chiaramente ho cambiato idea, sarà il fatto che sia diventata un’adulta barbosa anch’io!
Il gusto cambia e si affina con l’età, soprattutto se hai la predisposizione ad essere attento al cibo. Conosco molti adulti che mangiano come dei bambini, quindi so che non è un percorso automatico, ma delle mele si può persino riconoscere il differente profumo, sapore, consistenza, succosità a seconda del tipo, è una questione di allenamento, ma soprattutto di attenzione. Questa ricetta, di attenzione, ne merita tanta.
Ingredienti per una torta del diametro di 24 cm:
- 140 gr di burro ammorbidito
- 125 gr di zucchero semolato
- 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
- 2 uova intere
- 1 pizzico di sale
- 3 cucchiai di panna (io ho usato panna acida)
- 280 gr di farina 00
Lavorate in una ciotola il burro ammorbidito con le uova, aggiungete lo zucchero e l’estratto di vaniglia e proseguite finchè non avrà raggiunto la consistenza di una frosting montato. Unite il sale e la panna, mescolate e aggiungete la farina poco per volta. Quando la consistenza sarà aumentata, mettete l’impasto su una spianatoia e lavorate a mano fino a formare un panetto liscio che lascerete riposare in frigo per un’ora.
Per il ripieno:
- 4 mele gialle
- 100 gr di zucchero a velo
- succo di un limone (io ho usato un bergamotto)
- buccia di un limone
- 60 gr di uvetta macerata nel rum
Lavate e sbucciate le mele, togliete il torsolo e tagliatele a cubetti. Mettetele in una ciotola molto capiente assieme allo zucchero, il succo di limone (o bergamotto), la scorza di limone e l’uvetta macerata per 15 minuti in una bagna di acqua tiepida e rum. Mescolate bene e lasciate macerare per 30 minuti.
Trascorso il tempo necessario, prendete il panetto di frolla, dividetelo in due parti di cui una più grande, e stendendo poca farina sul piano di lavoro, ricavate due sfoglie dello spessore di 4/5 mm.
Con la parte più grande andate a foderare una teglia a cerniera, e riempitela con le mele. Con il panetto più piccolo ricavate una sfoglia per coprire la parte superiore della pie, praticando delle piccole incisioni sulla sommità che permetteranno al ripieno di “respirare” in cottura.
Spennellate la parte superiore con burro fuso e zucchero semolato.
Cuocete a 175 gradi per 45 minuti. Servite freddo o tiepido, accompagnando con tè, tisane o distillati.
Alla prossima ricetta, Liz.
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Nadia dice
Buonissimo !!!!!!
Le Tortine dice
Grazie, è vero, è molto buona!
Loretta dice
Ma la descrizione X il ripieno è nascosto dalle foto
Le Tortine dice
Scusa se ti rispondo solo ora… prova a cambiare dispositivo, ad aprire la ricetta da tablet o dal cellulare, perchè non mi risulta. Io vedo tutto leggibile.
Benny dice
L’ho provata, è buonissima, ma ho avuto qualche difficoltà: ‘limpasto è troppo morbido x essere steso sulla spianatoia; le mele andrebbero forse scolate prima di essere utilizzate? Cmq deliziosa
Le Tortine dice
Se dovessi rifarla controlla sempre se dopo il riposo in frigo è abbastanza compatta, infatti necessita di un’ora al posto della canonica mezz’ora. Per quanto riguarda le mele, il succo che si ricava è sempre variabile in base al tipo di mela che si usa, ma spesso anche con mele dello stesso tipo, quindi forse è meglio tenerne da parte un po’ se è troppo, altrimenti la base ne soffre e resta molliccia. Grazie per aver segnalato queste criticità, mi servono molto per capire se un dolce può nascondere delle insidie anche se a me non è successo.
Clara Bruno dice
meravigliosa ricetta (ed è molto bello ciò che hai scritto sulle ricette di cucina senza stress e senza stupide gare)
vorrei sapere se posso sperare in un buon risultato se preparo questa apple pie senza usare lo zucchero; certamente non ci sarà “macerazione” nello zucchero e il risultato non piacerà a chi è dipendente dallo zucchero nel gusto
ma quello che vorrei sapere è se comunque la pie viene e si può fare buona senza zucchero;
se lo zucchero invece è indispensabile, mi puoi dire qual è il quantitativo minimo in assoluto per il quale si possa optare?
grazie molte
Le Tortine dice
Sono convinta che usando la giusta tipologia di mele (come ad esempio le renette), che contengano naturalmente il proprio apporto di zuccheri, verrà benissimo. Solo userei un paio di cucchiai di zucchero sulla superficie di frolla.