Dolcetti natalizi cotti su foglie di limone, ricchi di miele e frutta secca, tipici di Ardore, borgo del reggino.
SALTA ALLA RICETTATutta l’area del reggino è maestra di torroni, e nel periodo natalizio fa arrivare “qui al nord” le sue inarrivabili bontà. Bagnara, Soriano e ogni singolo paese del sud della Calabria custodisce ricette di torroni dal gusto inebriante di frutta secca tostata, miele e scorze di agrumi da servire sulle tavole natalizie con la stessa solennità di un Re Magio.
C’è però un borgo del reggino, si chiama Ardore, che ci regala dei dolcetti tipici delle feste quasi simili al torrone, ma anche ad una barretta energetica: le passulate.
Il nome deriva dalle passule, che sta per uva passa, ingrediente principale dei dolcetti, seguite da mandorle tostate e noci.
La ricetta è abbastanza facile, ma può essere insidiosa se non si rispetta “l’occhio”, nel senso che la proporzione di farina e miele tiepido che servono ad impastare la frutta secca e tenerla assieme, agglomerata in losanghe deve essere regolata man mano che si impasta, quindi la regola d’oro è poco per volta.
Bisogna mescere miele e farina un po’ per volta fino ad ottenere un impasto malleabile ma non appiccicoso, quindi le indicazioni che vi fornisco nella ricetta sono relative alla mia esperienza. Tenetele da conto, ma sappiate che mentre lavorate l’impasto potrebbero necessitare delle aggiunte o anche delle sottrazioni. Se mentre lavorate l’impasto (siate pazienti e fiduciose) vi rendete conto che la farina è sufficiente prima dei 150 grammi che vi ho indicato, fermatevi.
Difatti, dando un’occhiata in rete e nei quaderni segreti di nonne e suocere, le proporzioni sono sempre variabili proprio per questo motivo. Non abbiamo tutte lo stesso miele, la stessa farina, la stessa umidità.
La particolarità delle Passulate sta anche nel fatto che sono cotte su foglie di limone, che conferiscono gusto e profumo e una sfumatura agrumata particolare, oltre a contenere già la scorza del frutto nell’impasto.
Per guarnire i dolcetti potete scegliere di spennellarli di latte e ricoprirli con zucchero semolato e cannella, come ho fatto io, che in cottura caramellizzerà scurendosi un tantino, oppure spolverizzarli con poco zucchero a velo dopo averli sfornati. La terza via è lasciarli al naturale.
Servite le Passulate con liquori, distillati, vino passito o moscato.
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Passulate calabresi
Equipment
- 1 spianatoia
- 1 placca da forno
Ingredienti
- 200 gr uvetta
- 100 gr noci
- 100 gr mandorle tostate
- 250 gr miele millefiori
- 150 gr farina 00
- 1 cucchiaino cannella in polvere
- 1 limone da cui grattugiare la scorza
- 30 foglie di limone non trattato
Istruzioni
- Ammollate l'uvetta per circa 10 minuti in acqua tiepida.
- Tostate in un padellino le mandorle e tritatele al coltello assieme alle noci fino ad ottenere una granella non troppo fine.
- Prendete una spianatoia e disponetevi la granella di frutta secca. Aggiungete l'uvetta ammollata e strizzata, la cannella e la scorza grattugiata di un limone.
- Scaldate il miele in un pentolino finchè non sarà ben fluido e aggiungete al misto di frutta e spezie la farina e il miele, poco per volta, ottenendo un impasto malleabile.
- La gradualità in questo passaggio è fondamentale. Aggiungete miele e farina poco per volta e mescolate. Dovrete ottenere un impasto che può essere lavorato a mano e steso col mattarello, ma non appiccicoso.
- Quando avrete ottenuto una palla liscia di impasto, stendetelo dello spessore di 1 cm e tagliatelo a rombi dalla lunghezza di 8/10 cm. Dovreste ricavarne circa una trentina.
- Lavate e asciugate le foglie di limone. Adagiate ciascun rombo di passulata su una foglia e infornate a forno già caldo a 190 gradi per 15 minuti.
Note
Buone Feste, Liz.
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