Incredibilmente ricca di luoghi d’interesse storico e culturale, Vienna conserva intatta la sua bellezza “imperiale”.
Ricca e sontuosa sotto tutti i punti di vista, Vienna stordisce per la sua bellezza traboccante. Capitale di un impero enorme e fastoso, allora come oggi, permette al turista di fare il pieno di cultura e bellezza.
Mozart, Strauss, Feud, Goethe, Klimt, Shiele, culla del valzer, dell’Opera, di una fine e regale pasticceria. A Vienna trovate tutta la grandezza che cercate.
Hundertwasserhaus
Alloggiare in un appartamento attaccato all’Hundertwasserhaus Museum con vista di fronte al Prater ci ha aiutati parecchio a scegliere da che parte cominciare a visitare Vienna, con la consapevolezza che, essendo piena di innumerevoli luoghi d’interesse storico e culturale, qualcosa (forse anche più di qualcosa!) avremmo dovuto lasciarla in sospeso, magari per una capatina futura.
Va subito detto che il museo, con relativa caffetteria, dista dal complesso di case dieci minuti buoni di cammino, ma questo non ci impensierisce minimamente.
Il complesso Hunderwasserhaus è un gruppo di case popolari costruite nel 1986 dall’architetto e artista Hundertwasser. È una zona che si staglia tra l’architettura viennese come un corpo a sè, immerso nel verde. Le facciate, come del resto gli interni, sono decorati con grande libertà e privi di linee dritte, con decori in materiali di recupero e una perfetta integrazione con la vegetazione. A guardarla da profani, viene facilmente da paragonare quest’opera a quella di Gaudì. Inoltre, il fatto che questi 50 appartamenti siano stati pensati e costruiti appositamente per chi fosse meno abbiente, regala nobiltà alla bellezza estetica.
Cattedrale di Santo Stefano
A Vienna sentirete parlare dell’anello. No, non c’entra Talkien. L’anello è come comunemente viene chiamata la Ringstrasse, cioè strada ad anello. Una via circolare che percorre quelle che un tempo erano le entiche mura della città e che passa attraverso un numero considerevole di luoghi da vedere. Uno di questi è Stephansplatz, la piazza in cui sorge l’imponente cattedrale gotica di Santo Stefano.
Il Duomo di Vienna è uno dei simboli della città. Maestoso esempio di cattedrale gotica, come spesso accade per queste costruzioni quasi leggendarie, è ricca di aneddoti legati alla sua costruzione. Salta agli occhi il tetto di maioliche che raffigurano il simbolo degli Asburgo e l’imponente campanile, tra i più alti del mondo, ben 137 metri!
L’interno è spettacolare tanto quanto l’esterno. Ammirate il magnifico organo, l’altare e la magnificenza dell’architettura gotica che si estrinseca nella grandezza delle cattedrali. In più, potete anche visitare le cripte sotterranee.
Vi segnalo giusto due curiosità: questa cattedrale viene chiamata dai viennesi “Steffi“, cioè “Stefanino“, per la piccola statua di Santo Stefano posta sulla sommità della guglia più alta, un pò come per la “Madunina” del Duomo di Milano. Inoltre il grande portone d’entrata viene chiamato Porta dei Giganti non per la sua grandezza (che pure meriterebbe questo nome) ma perchè ai tempi della costruzione, proprio in quel punto, fu trovato un osso di mammuth.
Palazzo Hofburg
Definirlo semplicemente “palazzo” ha del ridicolo, perchè la residenza imperiale degli Asburgo è un immenso complesso di palazzi. Qui ora sorgono musei in memoria dei regnanti dell’Impero Austro Ungarico, e naturalmente, si attraversano le stanze dove ha vissuto la Principessa Sissi. Nel museo inglobato al loro interno è ripercorsa la sua storia, sono custoditi abiti, gioielli, c’è persino la riproduzione fedele del vagone personale in cui alloggiava durante i suoi innumerevoli viaggi. La figura dell’imperatrice, “Sisi” per i viennesi, è naturalmente di grande attrattiva per i turisti, i quali, mossi a curiosità dalla stravagante e molto romanzata vita della regnante, desiderano saperne di più e vedere coi propri occhi i luoghi in cui ha vissuto. Il museo a lei dedicato, per questo motivo, è sempre preso d’assalto e risulta essere il più popolare a Hofburg.
Al momento di entrare a Palazzo, potete scegliere diversi biglietti da acquistare, a seconda di ciò che vi interessa visitare. Il biglietto per il museo di Sissi ad esempio, comprende anche la visita agli appartamenti reali e al museo delle argenterie. Mentre per visitare la Tesoreria Imperiale e la Scuola di Equitazione Spagnola si acquistano biglietti specifici.
Albertina museum
L’Albertina Museum fa parte di una rete di musei impressionante per importanza e numero di opere d’interesse mondiale. Visitando anche solo questo museo si avrà l’onore e il privilegio di trovarsi di fronte alle opere dei più grandi artisti della storia moderna e contemporanea: Claude Monet, Pablo Picasso, Marc Chagall, Renè Magritte sono solo alcuni degli artisti che troverete tra le grandi sale del museo, un tempo anch’esso residenza degli Asburgo.
Castello del Belvedere
A proposito di residenze sfarzose… a Vienna ne trovate una imponente che non apparteneva originariamente agli Asburgo. Si tratta del Castello del Belvedere, costruito come residenza estiva del Principe Eugenio di Savoia. Non si tratta di un solo edificio, ma di due palazzi uniti da un grandissimo giardino alla francese: il Belvedere Superiore e il Belvedere Inferiore.
Siamo qui non solo per la bellezza e l’immancabile sfarzo del luogo, ma perchè uno dei palazzi, quello Superiore, custodisce, manco a dirlo, un ricco museo con opere di Klimt, Shiele, van Gogh e Kokoschka, soprattutto una grande star: il bacio di Klimt. Come per le grandi star, è difficile avvicinarsi all’opra in breve tempo, circondata com’è da turisti in cerca di una foto, ma quando ci si approssima alla tela l’emozione è forte, e non si può fare a meno di pensare “È davvero lei!“.
Prater
É un grande parco pubblico, il polmone verde della città di Vienna. Qui si possono fare rigeneranti passeggiate tra gli alberi, correre, andare in bici, o semplicemente godere della natura seduti su una panchina. Quello che caratterizza e rende famoso questo parco è ciò che si sviluppa al suo interno: uno dei parchi di divertimento più storici d’Europa: il luna park del Prater.
Sorto nel 1895, è diventato subito un luogo di grande attrattiva per la città. Due anni dopo è stata costruita la grande ruota panoramica che sovrasta gran parte delle attrazioni, divenuta simbolo della città. All’interno delle cabine della ruota è anche possibile cenare, non è una scelta economica, ma di certo sarà memorabile la vista sulla città. Molte attrazioni del luna park risalgono all’epoca della sua costruzione, ma molte sono anche modernissime e mozzafiato. L’ingresso è gratuito, si pagano solo le attrazioni, o si può scegliere di bere una birra, pranzare con cucina tipica viennese o assaggiare i classici Wiener würstel nel famoso chiosco alle porte del parco.
Mercato di Naschmarkt
É una tappa che amo da sempre quella dei mercati nelle grandi città. Qui si respira sempre un’aria di festa, e lontani dalla formalità del centro, ci si rilassa divertendosi tra gli innumerevoli chioschi acquistando tipicità o consumandole allegramente proprio in loco.
Passeggiata sul Danubio
Dalla stazione del Prater, la più vicina a casa mia, ho potuto raggiungere con grande facilità le rive del Danubio. Bellissimo e suggestivo per una passeggiata, è attrezzato anche con piste ciclabili e si può fare ogni sorta di sport acquatico.
Sull’isola del Danubio, poi, ci sono locali, si noleggiano barche e tavole da surf. Non manca proprio niente per vivere appieno tra terra e acqua.
Cosa ho mangiato e dove
La cucina viennese può trarvi in inganno se, come me, siete già stati a Budapest, in Ungheria. Le similitudini tra le cucine di queste due nazioni hanno origine dal fatto che l’impero degli Asburgo aveva unito Austria e Ungheria, portando, di fatto, ad una mescolanza di tradizioni. Quindi troverete la Schnitzler e il Gulasch in entrambe le nazioni, ma mentre per la Schnitzler (la famosa cotoletta viennese e ungherese) la preparazione è identica, e devo dire che non differisce neppure da quella italiana, per il Gulasch ci sono delle differenze. La versione viennese, infatti, non contiene né peperoni né patate.
Ho deciso di saltare questi due piatti di cui avevo già fatto incetta in Ungheria e per prima cosa mi sono goduta un bel Wiener Würstchen al Prater vicino alla ruota panoramica, da Bitzinger uno dei più popolari della città. Il chiosco è affollato da salsicce di ogni tipo. Ne ho preso una al formaggio con senape, annaffiata con una buona birra viennese.
Al mercato di Naschmarkt non si può non sedersi e mangiare un piatto di tipicità locali e bere tanta birra, ma anche dell’ottimo vino. Mi sono fermata per una pausa pranzo a base di salumi e formaggi austriaci, semplicemente deliziosi. Il mercato offre l’opportunità di sedersi a ristoranti orientali, o più turistici con cotolette e patatine fritte, ma un tagliere di tipicità, per me, era più appetibile.
L’Hotel Sacher, luogo mitologico in cui ebbe i natali la famosa Sachertorte, è una tappa obbligata per i semplici turisti, figuriamoci per chi, come me, ha da anni un blog interamente dedicato alla sublime arte dei dolci! Senza nascondere una punta d’emozione e facendo una brevissima e veloce fila, mi sono seduta nel raffinatissimo cafè dell’hotel e ho ordinato una fetta di Sacher accompagnata dal tipico caffè viennese con panna montata. Qui, sono tornata anche per assaggiare un’altro dolce austriaco amato in tutto in mondo: l’Apfelstrudel, ovvero lo strudel di mele. Due dolci letteralmente sublimi.
Il museo Hundertwasser e il relativo bellissimo Kunst Haus Cafè erano praticamente attaccati a casa mia. Approfittare di questa fortuna è stato facile, e qui ho assaggiato torte magnifiche. Ve ne segnalo due in particolare: la torta di carote e mandorle e la cheesecake ai semi di papavero e mirtilli rossi.
Naturalmente in giro per la città ci sono pasticcerie che offrono ogni genere di finezza: bonbons, praline di ogni genere, canditi e petit fours. Io ho fatto incetta del cioccolatino più famoso di Vienna: le Palle di Mozart, dalla caratteristica forma sferica e un cuore classico di marzapane.
Ho viaggiato anche a:
Al prossimo viaggio, Liz.
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