Il debito che la pasticceria del sud Italia ha nei confronti di quella naspoletana assume spesso proporzioni stupefacenti. Accade per la pastiera, ma succede anche per gli Struffoli.
Lo struffolo è una piccola pallina di pasta fritta e “ammelata” ovvero avvolta nel miele caldo. Un dolce antico, propiziatorio e benaugurante, che si ascrive, nel periodo natalizio, accanto al ruolo di portafortuna ricoperto dalle lenticchie; entrambi, infatti, simboleggiano le monete, il denaro che il nuovo anno porterà con la giusta dose di buona sorte. Sono altresì simbolo d’abbondanza in genere, vengono infatti spesso impiattati in piccole cornucopie rovesciate, oltre che il classico impiattamento a corona.
In Calabria, nell’area del cosentino, si chiamano Ciccitielli, ovvero piccoli ceci, mentre nell’area del reggino si chiamano Pignolata, come in Sicilia, e salendo in Abruzzo e Umbria prendono il nome di Cicerchiata. Voi come li chiamate?
La ricetta che vi lascio segue i tempi nonostante sia piuttosto datata, tramandata oralmente e tradotta da unità di misura approssimative, tipo “un pugno” “un bicchiere” “una noce” “quanto ne prende”.
Ne ricavate un piattino in grado di soddisfare l’appetito di due o tre persone, perchè quest’anno è necessario essere in pochi a tavola e in genere in casa, quindi, come vi dicevo prima, seguiamo i tempi, ma non perdiamo la voglia di spirito natalizio e tradizione, continuiamo a cucinare, anche se le dosi sono contenute.
Tradizionalmente gli struffoli si decorano con zuccherini colorati e canditi, preferibilmente arancia, cedro e “cucuzzata“, ovvero zucca candita, ma io trovo che le amarene col miele e il gusto inconfondibile dei dolci fritti siano impareggiabili!
Ingredienti:
- 1 uovo intero
- 1 cucchiaio di zucchero
- scorza di limone bio
- scorza d’arancia bio
- 1 cucchiaio di liquore Strega
- 1 cucchiaio di olio evo
- 1 pizzico di sale
- 140 gr di farina 00
- 80 gr di miele d’agrumi
- codette colorate per decorare
- amarene candite per decorare
Disponete la farina a fontana su una spianatoia o se preferite in un’ampia ciotola e lavorate tutti gli ingredienti energicamente, fino a formare un impasto liscio e ben sodo. Se dovesse risultarvi troppo resistente potete aggiungere un altro cucchiaio di liquore Strega.
Fate riposare l’impasto per circa mezz’ora.
Dopo il riposo stendete la pasta in una sfoglia spessa 1 centimetro che taglierete in strisce regolari e poi a tocchetti.
Infarinate leggermente i tocchetti affinchè non si appiccichino tra di loro e preparate l’olio per friggerli, usando un’ampia padella dai bordi alti.
Al momento di friggere gli struffoli, poneteli in un setaccio e scuoteteli delicatamente per eliminare la farina in eccesso che potrebbe rovinare l’olio in frittura. Friggete gli struffoli poco per volta, avendo cura di metterli a scolare su carta assorbente quando noterete che assumono un bel colore dorato intenso.
In un’altra padella versate il miele e fatelo scaldare a fiamma bassissima. Quando sarà ben fluido, versatevi gli struffoli e rimestate fino ad “ammelarli” completamente.
Togliete subito gli struffoli al miele dal fornello e disponeteli a forma di corona su un piatto da portata. Decorate con codette colorate e amarene candite. Lasciate raffreddare completamente prima di servire in tavola.
Buon Natale, Liz.
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