Non sopporto di usare cibi preconfezionati, già pronti per l’uso. Per sfoglie e brisè prendo il tempo che serve, mi concendo licenze che danno spazio al giusto guizzo dell’invenzione e che non trovi su scala industriale.
Però la pasta fillo è davvero difficile. Tirare tante sfoglie più sottili di un millimetro, tenerle all’umido affinchè non secchino non è impossibile, ma.
C’è sempre un ma. E in quel ma mi tocca comprare la fillo pronta.
Non la uso spesso, ma quando decido di acquistarla la gusto con piacere. Croccante, da riempire con ortaggi estivi, triti di carne, frutta fresca o secca, libera la fantasia e la focalizza sul ripieno. Esalta sia il salato che il dolce, e in quest’ultimo caso, quella piccola nota di sale in più che possiede bilancia il gusto in maniera speciale.
Per gustarla al meglio, bisogna anche consumarla in fretta, due giorni al massimo, perchè lentamente assorbe l’umidità presente nelle farciture e perde il suo proverbiale “crock”!
Dentro al “crock!” della fillo ho messo le mele e tante ciliegie fresche, appena colte dall’albero e rubate alla mia piccola scorta di confettura.
Ho aggiunto, inoltre, un profumo che mi piace tanto, quello della fava tonka, un seme duro da grattugiare con parsimonia perchè è davvero molto aromatico e rischia di abbattere molte note delicate della frutta. Ma in una piccola dose ci sta. Perchè i sentori forti di mandorla amara, di nocciolo di nespola e mallo di noce sono perfetti per armonizzare uno strudel di tarda primavera, e si sposano bene con le ciliegie, che pure hanno una loro sorta di forza nel gusto intenso di polpa e buccia.
Un tè, fatto come vi piace, unisce i puntini e viene fuori un dolce facile e buono. Volendo potete arricchirlo con noci o nocciole. Con la stessa parsimonia, se non trovate la fava tonka, o avete fretta di provare questo dolce, potete sostituire il suo sapore, anche se alla lontana, con qualche amaretto da sbriciolare nel ripieno di frutta.
Ingredienti:
- 1 rotolo di pasta fillo
- 2 mele (per me Morgenduft)
- 350 gr di ciliegie
- 1/3 di fava tonka grattugiata
- 1 cucchiaio di succo di limone
- 60 gr di zucchero di canna demerara
- 20 gr di burro + 30 da spennellare sulla pasta fillo
- zucchero a velo per guarnire
Preparate il ripieno del vostro strudel il giorno prima o lasciatelo raffreddare completamente prima di avvolgerlo nei fogli di pasta fillo.
Lavate, sbucciate le mele e tagliatele a dadini. Procedete lavando e denocciolando le ciliegie, che dividerete in due parti.
In un’ampia padella dai bordi alti, fate sciogliere 20 gr di burro e aggiungete la frutta, lo zucchero e il succo di limone. Mescolate bene e completate grattugiando la fava tonka.
Lasciate cuocere a fiamma bassa per circa 10 minuti mescolando spesso.
Ora fate fondere in un pentolino 30 gr di burro, essenziali per lavorare la pasta fillo e darle la forma che desideriamo.
Spennelliamo col burro un foglio di pasta e tagliamolo a strisce di circa 3 dita. Posizioniamo del ripieno come in figura e ricaviamo dei triangoli, veri e propri strudel monoporzione.
Ho usato questo schema, lo stesso che si usa per i Samosa indiani, sigillando il bordo con una spennellata di burro.
Se non avete voglia di destreggiarvi col monoporzione, potete optare per lo strudel in forma classica, che ho preparato anch’io con il ripieno restante dai triangoli .
Basta spennellare col burro 3 fogli di pasta fillo utilizzandoli per intero. Sovrapporli e sistemare il ripieno freddo sulla la parte più lunga del foglio, arrotolando a salsicciotto. Richiudete le estremità ripiegandole e portandole sotto al dolce a mo’ di pacchetto.
Foderate una teglia con carta da forno e infornate e 180 gradi per 30/40 minuti, oppure fino a doratura della pasta fillo.
Spolverizzate con zucchero a velo e servite con tè caldi o freddi. Consumate il tutto entro due giorni o la pasta fillo perderà croccantezza assorbendo l’umidità del ripieno.
Alla prossima ricetta, Liz.
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