È difficile vivere in Calabria senza volgere un pensiero quasi quotidiano ai nostri avi greci. Io provengo, in una maniera lontana ma certificata, proprio da lì. Poi ho attraversato il confine, il mare, e non era poi tanto lungo il viaggio. Ho portato con me ciò che sapevo della mia terra, ne ho incontrata nuova e quasi gemella, più incolta, ispida di spine e ne ho fatto una seconda patria: la Calabria.
Il fico è una pianta forte, cresce anche sui terreni scoscesi. È un frutto che abbonda nel Mediterraneo a noi più vicino, Grecia e Turchia ne hanno in abbondanza, ed era un frutto caro agli Dei. Da subito si è compreso che seccarli al sole avrebbe dato loro una misura in più per restare a lungo sulle tavole e diventare protagonisti di ricchi banchetti.
Ma il fico è stato un frutto da sempre democratico. Sia il ricco che il povero potevano mangiarlo, assicurandosi una prelibatezza nutriente in qualunque momento.
Non siamo diversi dai nostri antenati, dicevo. In Calabria i fichi sono un’istituzione, così come la loro lavorazione. Seccarli è un rito di fine estate che assicura all’inverno una scorta sostanziosa di prelibatezze, infatti molti dolci tipici del periodo natalizio sono proprio costituiti da fichi secchi: i fichi imbottiti e ricoperti di cioccolato e le crucette, preparate incrociando due o quattro fichi secchi con all’interno un cuore di noci. Queste ricette sono un vero e proprio pilastro della nostra gastronomia!
Amo i fichi, appena colti sono un piacere che rasenta un vero e propio miracolo della natura. Qui, avere un piccolo pezzo di terra, significa di certo avere anche un albero di fico, va da sè che io non li abbia MAI comprati, e avendo i miei non li ho mai sbucciati, ho sempre tolto il picciolo, una lavatina svelta svelta e subito in bocca!
Anche in questa ricetta, semplice e incredibilmente aromatica, i fichi sono usati con la buccia, previo lavaggio e rimozione del picciolo.
Ai dolci coi fichi amo affiancare la farina integrale, che profuma di crusca, e nel ripieno ho tritato le nocciole che prima ho caramellato come si fa quando nella fiere si preparano i “croccanti”. A seconda di come amate sentirle sotto i denti, scegliete quanto fine dovrà essere la vostra granella di croccante, io l’ho preparata fine ma non polverizzata.
Questa torta deliziosa, preparata in due tempi come si confà alle torte versate, è pienamante in bilico tra la fine dell’estate e l’inizio, che ancora deve venire ma che sentiamo già vicino, dell’autunno. Anche i colori si fanno più caldi e meno sgargianti, ma il sapore è una fonte di conforto davvero unica.
Vi consiglio, per questa ricetta, di usare uno stampo di 20/22 cm di diametro. Per questo tipo di dolce è importante avere un certo spessore e con una teglia più larga risulterebbe troppo basso, a meno che non decidiate di raddoppiare le dosi.
A colazione, col caffè, rasenta il sublime.
Torta versata integrale con fichi e croccante di nocciole
Equipment
- 2 ciotole capienti
- 1 teglia rotonda a cerniera diametro 20 cm
- 1 pentolino antiaderente
Ingredienti
- 150 gr farina integrale
- 100 gr zucchero di canna demerara
- 2 uova
- 75 ml latte intero
- 75 ml olio di semi di arachide
- 1/2 bustina lievito per dolci
- 1 pizzico sale
Per la farcitura
- 6 fichi freschi e maturi
- 50 gr nocciole
- 1 cucchiaio zucchero di canna demerara
- 100 ml acqua
Istruzioni
Per la farcitura:
- Riunite in un pentolino un cucchiaio di zucchero di canna e 100 ml di acqua, fatela asciugare fino ad ottenere uno sciroppo ristretto e unite le nocciole. Mescolate, continuate a tenere sul fuoco finchè attorno alle nocciole lo zucchero non si sia caramellato.
- Lasciate raffreddare le nocciole e frullatele in un mixer fino a formare una granella della finezza che preferite.
- Lavate i fichi e tamponateli delicatamente con della carta assorbente. Mescolateli alla granella di nocciole fino a ricavarne una poltiglia spalmabile. Tenete da parte.
Per la torta:
- Montate le uova con lo zucchero fino a renderle chiare e spumose. Proseguite aggiungendo l’olio e il latte senza smettere di mescolare.
- Completate la base con la farina e il lievito setacciati e incorporati delicatamente con una spatola, terminate col sale.
- Ora imburrate e infarinate una teglia a cerniera di 20 cm di diametro. Versate metà impasto nella teglia e infornate in forno già caldo a 180 gradi per 20 minuti.
- Sfornate. Il dolce avrà formato una superficie solida e forte abbastanza da reggere la farcitura senza farla cadere sul fondo del dolce.
- Spalmate la mistura di fichi e nocciole sulla torta senza arrivare ai bordi esterni.
- Versate il restante impasto fino a coprire la farcitura e infornate per altri 20 minuti.
- Sfornate, lasciate raffreddare e cospargete la superficie della torta con zucchero a velo.
Note
Alla prossima ricetta, Liz.
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